I rapporti fra figli e scrittori

Intervista a Marco Missiroli: «La scrittura implica una forma di accudimento»

Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 05/11/2018 Milano (Ita) - via solferino 26 Cultura Forum la lettura Nella foto: Marco Missiroli
Foto LaPresse - Mourad Balti Touati 05/11/2018 Milano (Ita) - via solferino 26 Cultura Forum la lettura Nella foto: Marco Missiroli
  • L’amore come accudimento, come rito di passaggio, come forza motrice o spinta inerziale. In tutte le sue forme l’amore implica ambiguità e in Avere tutto (Einaudi 2022), Marco Missiroli lo racconta in modo stupendo
  • «Nata mia figlia, ho iniziato a nutrire dubbi sul fatto che volessi essere padre», confessa, «perché accudire mi rompe i coglioni»
  • «Iniziai a leggere scrittori e scrittrici che avevano avuto figli. Ma presto capii che i rapporti scrittori figli non sono semplici»

L’amore, in tutte le sue forme e direzioni, implica ambiguità, qualcosa che dà una perenne sensazione di irrisolutezza. E ciascuno di noi, inseguendo la vita, è destinato a essere plasmato da questo senso d’insoluto. L’amore per il padre che non si comprende, per la città che si ha dovuto abbandonare, per la donna che avrebbe potuto essere altro. L’amore come accudimento, come rito di passaggio, come forza motrice o spinta inerziale. In tutte le sue forme e direzioni, l’amore implica ambiguità

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