È una goduria che un libro di scienza, per di più dedicato all’avventurosa ipotesi dei Buchi bianchi, sia ancora primo in classifica. Un libro difficile. Ma breve. 144 pagine nella Biblioteca Adelphi. Pubblicato in un blu elegantissimo che contiene l’irresistibile, perché poetico, discorso scientifico del fisico teorico Carlo Rovelli. Scienza e poesia. Ecco. La fisica poetica.

«Arriviamo fino al bordo dell’orizzonte di un buco nero, entriamo, scendiamo giù nel fondo, dove spazio e tempo si sciolgono, lo attraversiamo, spuntiamo nel buco bianco, dove il tempo è ribaltato, e da questo usciamo nel futuro. Partiamo dunque verso i buchi bianchi». 

«Non lo so se l’idea che i buchi neri finiscano la loro lunga vita trasformandosi in buchi bianchi sia giusta.  È il fenomeno che ho studiato in questi ultimi anni. Coinvolge la natura quantistica del tempo e dello spazio, la coesistenza di prospettive diverse, e la ragione della differenza fra passato e futuro. Esplorare questa idea è un’avventura ancora in corso. Ve la racconto come in un bollettino dal fronte. Cosa sono esattamente i buchi neri, che pullulano nell’universo. Cosa sono i buchi bianchi, i loro elusivi fratelli minori. E le domande che mi inseguono da sempre: come facciamo a capire quello che non abbiamo mai visto? Perché vogliamo sempre andare a vedere un po’ più in là...?». 

Pubblico polarizzato

Al secondo posto sta invece un altro libro dal titolo poetico di Profondo come il mare, leggero come il cielo, Mondadori, dove il nomade digitale Gianluca Gotto condivide le esperienze e gli insegnamenti che lo hanno salvato nel momento più buio della sua vita. Grazie alla saggezza millenaria del Buddha e di consigli pratici per trasformare la sofferenza in un terreno fertile in cui la felicità possa mettere radici. Un viaggio dentro se stessi per trovare la serenità.

Insomma il pubblico dei lettori si divide in due, si polarizza tra scienza e spiritualità. Ma sempre apprezza lo stile un po’ guresco.

Segue la narrativa rosa e young adult di Dammi mille baci di Tillie Cole, Always publishing, e poi La vita intima di Niccolò Ammaniti, che sempre vi consiglio, da Einaudi Stile libero. Non perdetevi, anche se più giù in classifica, al 74° posto, ma meriterebbe il primo, lo strepitoso romanzo sul terrorismo degli anni Settanta, ma anche sull’università e la letteratura, La ricreazione è finita di Dario Ferrari, da Sellerio. Sempre in blu.

New entry

Due new entry molto interessanti: solo Quentin Tarantino poteva portare in top ten un libro di cinema, Cinema speculation per La Nave di Teseo. Un’altra goduria. Raccontato in prima persona raccoglie recensioni, ricordi, aneddoti, tra autobiografia, critica e reportage, offre uno sguardo unico sul cinema, nella versione senza filtri di un suo eccezionale interprete. La storia di un bambino innamorato del cinema che passa le serate con i genitori nelle sale di Los Angeles, che preferisce ai giochi l’incanto del grande schermo,  che cresce affascinato da una nuova generazione di attori e registi – come Steve McQueen, Burt Reynolds, Clint Eastwood, Sam Peckinpah, Don Siegel, Brian De Palma, Martin Scorsese, Sergio Leone – che dalla fine degli anni Sessanta spazza via la vecchia Hollywood.  Una entusiasmante, sovversiva, dirompente storia del cinema secondo Tarantino.

L’esordiente Beatrice Salvioni, 28 anni, diplomata scuola Holden e vincitrice del premio Calvino, esordisce anche in classifica e si piazza al sesto posto con La malnata, Einaudi Stile libero. Che esce, per la prima volta per un’esordiente italiana, in contemporanea in tutta Europa. Titolo dipietrantoniesco, plot ferrantiano: due ragazzine, per bene e malnata, molto diverse tra loro. La storia di un’amicizia indissolubile. Set: il gretto conformismo dell’Italia fascista. 

Uno Strega combattuto

Tra i dodici semifinalisti al premio Strega otto autrici, erano 45 tra gli 80 libri candidati dagli Amici della domenica: Silvia Ballestra, Maria Grazia Calandrone, Ada D’Adamo, Romana Petri, Rosella Postorino, Igiaba Scego, Maddalena Vaglio Tanet, Carmen Verde. Andrea Canobbio, Gian Marco Griffi, Vincenzo Latronico, Andrea Tarabbia i maschi.

Si profila un’edizione combattuta. Ne parleremo.

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