Futuro nelle sale

C’è una nuova generazione di sceneggiatori che pensa al futuro del cinema

  • Nella terra di mezzo fra mostra del cinema di Venezia e inizio della stagione c’è il Solinas, il premio dedicato ai giovani sceneggiatori: avamposto meraviglioso, ma anche fucina di nuovi talenti
  • C’è una generazione di scrittori attiva che sta cambiando dall’interno, anche se resta ingiustamente ancora troppo invisibile, i meccanismi narrativi e, indirettamente, anche produttivi
  • Il bello è l’idea di futuro, nonostante sia evidente che questo è un momento di passaggio. Futuro che, tra un convegno e un bicchiere al porto, si prova a raccontare usando un vocabolario diverso,

«Ma poi, in definitiva, che cosa sono i film oggi? Servono ancora? Fregano a qualcuno?». La domanda (le domande) che ci siamo fatti tante volte anche su queste pagine – una su tutte, in sintesi: come si gestisce questo passaggio ideale e reale dall’epoca della sala a quella dello streaming? – va dove la porta il vento sardo della Maddalena, storica terra del Solinas, il premio per i giovani sceneggiatori e anche lo splendido, ulteriore cuscinetto per cinematografari assortiti genialmente piaz

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