Il libro Adelphi “Le sorelle Lacroix”

Simenon non distingue il giallo dal resto della letteratura

Foto AP
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  • Balzac, Dickens e Simenon sono come un paio di jeans: impossibile non averli in libreria (e nel guardaroba). Ma a differenza dei due mostri sacri del XIX secolo, la modernità di Simenon sta anche nell’aver scritto un’opera esplosa, iper parcellizzata.
  • Ma Simenon è meglio con o senza Maigret? Non esistono due Simenon ma uno soltanto. Nei Maigret il genere giallo subisce sempre uno sfondamento, la pagina si eleva sempre verso la letteratura; nei non Maigret si assiste al movimento opposto.
  • Simenon in fondo fa sempre la stessa cosa, con o senza Maigret, cioè indaga nella mente dei suoi personaggi. La sua è senza dubbio una letteratura psicologica senza essere appesantita da nessuna terminologia scientifica.

La scrittura di Simenon non è schizzinosa, il che è forse la dote migliore che una scrittura possa avere. Nessuna purezza da millantare o rivendicare, la scrittura deve razzolare in egual misura nell’empireo e nell’abisso, mischiare l’alto e il basso. La scrittura e, bisogna subito precisarlo, anche lo scrittore. Intorno agli anni Trenta Eugene Merle, principe del giornalismo e avventuriero della finanza e dell’editoria, avrebbe voluto far scrivere a Simenon un intero romanzo chiuso in una ga

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