- Non riuscendo a raggiungere il calamaio. Mi arrampicai sulla sedia. Spinsi via quei mattoni rilegati in cuoio ammassati sulla scrivania. Facendomi spazio.
- Poi presi il taccuino rosso. Lo scorsi pagina dopo ordinatissima pagina fino a trovare un foglio bianco. Presi il calamaio di vetro con l’inchiostro blu.
- Questo racconto è tratto dal nuovo numero di Finzioni, il mensile culturale di Domani che puoi scaricare e leggere a questo link.
Non riuscendo a raggiungere il calamaio. Mi arrampicai sulla sedia. Spinsi via quei mattoni rilegati in cuoio ammassati sulla scrivania. Facendomi spazio. Poi presi il taccuino rosso. Lo scorsi pagina dopo ordinatissima pagina fino a trovare un foglio bianco. Presi il calamaio di vetro con l’inchiostro blu. Tolsi il tappo conico. Cercando sulla scrivania trovai lo strumento dal lungo pennino che avevo visto usare da mio padre. Lo intinsi nell’inchiostro. Iniziai a scarabocchiare sul foglio. C



