l’intervista

Verità, bugie e falsità, la vita di Andy Warhol raccontata da Blake Gopnik

  • Il fotografo e regista Timothy Greenfield-Sanders intervista in esclusiva su Domani Blake Gopnik, autore della più completa biografia scritta su Andy Warhol.
  • «Talvolta poteva essere geloso e complicato. Ma Warhol era estremamente indulgente verso l’eccentricità, perché amava gli eccentrici. Capiva che era quello che rendeva la vita interessante».
  • «In Europa, Italia compresa, hanno preso Andy molto più sul serio di quanto non lo abbiano fatto negli Stati Uniti, in parte perché, penso, avevano minor accesso allo sciocco Warhol dei media. Qui da noi la gente è stata sommersa da Warhol con il dito sulle labbra che fa il finto tonto. Penso sia avvenuto meno in Europa».

Nel 1967, il mio vago interesse per Andy Warhol esplose con l’uscita del primo album dei Velvet Underground. Warhol era il produttore del disco. Negli anni ho letto molti degli innumerevoli libri su di lui. La maggior parte era confusa e disorientante. Finalmente, con la pubblicazione della biografia scritta da Blake Gopnik, abbiamo un capolavoro degno di Warhol. Il libro mi è piaciuto così tanto che ho contattato Blake Gopnik per questa intervista. La prima domanda che gli ho rivolto rigua

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