Nessun riconoscimento dello stato di Palestina da parte dell’Italia. Giorgia Meloni ha rotto il silenzio con una posizione netta, nascosta dietro una tattica attendista: «Ora sarebbe controproducente», è la tesi consegnata dalla presidente del Consiglio. «Se qualcosa che non esiste viene riconosciuto sulla carta, il problema rischia di sembrare risolto, quando non lo è», ha detto a La Repubblica. Insomma, i tempi non sono considerati maturi. Quando le cose potrebbero cambiare non è chiaro.

E ancora una volta palazzo Chigi ha marcato la distanza dal presidente francese Emmanuel Macron, che ha invece annunciato nei giorni scorsi la volontà di riconoscere lo stato palestinese

La premier, però, tiene compatta la maggioranza su questo punto, facendo registrare una sostanziale assonanza con Matteo Salvini: «Riconoscere adesso lo stato di Palestina è un regalo ad Hamas, è un regalo ai terroristi islamici», ha commentato il vicepremier e segretario leghista. «È come se noi ai tempi avessimo ragionato con le Brigate Rosse», ha aggiunto Salvini tracciando un parallelo con la storia italiana

Conte: «Da Meloni atto vile»

«Una tesi miserevole, un atto vile» e «di sudditanza, l'ennesimo, verso il criminale di guerra Netanyahu», ha attaccato il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, che più volte aveva sollecitato Meloni a prendere le distanze dalle stragi a Gaza compiute dall’Idf negli ultimi mesi. Anche nell’ultimo premier time aveva cercato parole più chiare, mai arrivate.

Conte ha quindi incalzato: «Meloni si è tolta la maschera e ha detto senza mezzi termini che i palestinesi ad oggi non hanno diritto al riconoscimento di un proprio Stato».

Per il Partito democratico la prima replica è arrivata dalla capogruppo alla Camera, Chiara Braga che ha parlato di «una politica estera di piccolo cabotaggio». «L'ostinazione con cui non vuole riconoscere lo stato di Palestina, isola l'Italia in Europa e l'avvicina alla peggiore America di sempre, quella di Trump. E intanto tiene unita la sua maggioranza dove sono note le simpatie per Netanyahu», ha sottolineato l'esponente dem.

Avs: «Governo boicotta stato di Palestina»

Anche per il segretario di Sinistra italiana e deputato di Alleanza verdi-sinistra, Nicola Fratoianni, quella della premier è «una posizione vigliacca subalterna alle peggiori intenzioni del suo vate Trump. Le acrobazie lessicali, i giri di parole retoriche e vuote confermano una posizione dell’Italia profondamente sbagliata di fronte all’abisso morale a cui si trova di fronte la comunità internazionale».

Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa verde e parlamentare di Avs, ha evidenziato: «Meloni finge di sostenere l’obiettivo di uno Stato palestinese, ma nei fatti lo boicotta, coprendo l’occupazione militare, le stragi di civili e l’assedio che l’Onu ha denunciato come crimine contro l’umanità».

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