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La ridefinizione della categorie politiche in corso richiede di mettere al centro suggestioni novecentesche. Senza una riflessione su cosa vogliano dire umanità e avanti non è possibile immaginare la sinistra del futuro
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È ora il momento di generare un nuovo socialismo. Così come è possibile la trasformazione conservatrice dell’area di destra, lo spegnimento dello spasmo rivoluzionario che chiama violenza fisica può connotare l’area che un tempo fu a sinistra e a centrosinistra
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Questo articolo si trova sull’ultimo numero di POLITICA – il mensile a cura di Marco Damilano. Per leggerlo abbonati o compra una copia in edicola
La sfinitezza della politica genera un’immagine. Le organizzazioni politiche si attagliano alla forma di un’automobile priva di ruote. Il carico è stato terminato, nell’abitacolo ci sono le persone che si trasportano da sé attraverso la macchina – e l’auto non si muove, non ha le ruote. Uno strumento possibilmente attivo, ma che rimane inerte. Non si muove più nella realtà. Le persone nella realtà superano quest’attrezzo fuori uso, che è stato abusato e che ha guidato per un intero secolo,



