Il bilaterale di alto livello Usa-Russia potrebbe tenersi nei prossimi giorni e, secondo il Cremlino, potrebbe essere negli Emirati Arabi Uniti. Intanto, Mosca convoca l'incaricato d'affari italiano per protestare contro «la campagna antirussa nei media»
«Nei prossimi giorni» su «proposta della parte statunitense» dovrebbe tenersi un vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente Usa Donald Trump. Ad annunciare la possibilità di un incontro tra i due leader il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dall’agenzia Interfax.
Si tratterebbe, ha precisato Ushakov, di «un incontro bilaterale di alto livello», per cui il team russo, «insieme ai colleghi americani» sta «iniziando la preparazione concreta». Già mercoledì Trump aveva fatto sapere – dopo il colloquio a Mosca dell’inviato speciale Steve Witkoff, considerato altamente produttivo – che avrebbe potuto incontrare Putin «molto presto».
La sede dell’incontro individuata dal presidente russo potrebbe essere negli Emirati Arabi Uniti. L’annuncio è arrivato dal Cremlino, al termine del colloquio con lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan, presidente degli Emirati.
Un incontro tra i tre leader
La notizia data dal Cremlino e riportata dalle agenzie russe sembra quindi confermare quanto anticipato dal New York Times e dalla Cnn che, citando persone vicine al presidente Usa, avevano riportato l’intenzione di Trump di sedersi con Putin già la prossima settimana e di organizzare poi un incontro a tre con il leader russo e Zelensky.
Mentre incombe la scadenza imposta da Trump alla Russia per il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina, sotto minaccia di sanzioni, anche il presidente ucraino ha chiesto un incontro faccia a faccia con Putin per porre fine alla guerra. «In Ucraina abbiamo ripetutamente affermato che trovare soluzioni concrete può essere davvero efficace parlarsi a livello di leader», ha scritto Zelensky sui social. «È necessario stabilire i tempi per un simile incontro e la gamma di questioni da affrontare», ha aggiunto a seguito della telefonata con Trump.
La possibilità di un incontro tra i tre leader è emersa anche durante la visita di Witkoff a Mosca, ha fatto sapere Ushakov. «Nel complesso», riferisce l’agenzia Interfax, Putin non ha nulla in contrario a incontrare il presidente ucraino, ma – ha aggiunto – «bisognerebbe creare determinate condizioni» e attualmente si è «lontani» da una situazione soddisfacente, scrive Reuters.
Un funzionario della Casa Bianca ha riferito che «Putin deve incontrare Zelensky affinché l'incontro con Trump abbia luogo», specificando che non è ancora stato fissato il luogo dell’eventuale colloquio. Lo riporta il New York Post.
Il ruolo dell’Ue
Sui colloqui è intervenuta anche la Commissione europea. «Ho parlato con Zelensky degli sviluppi degli ultimi giorni», ha scritto su X la presidente Ursula von der Leyen. Nella telefonata i due leader hanno «discusso i prossimi passi verso un accordo di pace negoziato e la futura adesione dell’Ucraina all’Ue, nonché la sua ricostruzione».
Von der Leyen ha ribadito che «la posizione dell’Europa è chiara», rivendicando «un ruolo attivo per garantire una pace giusta e duratura».
Quanto all’ipotesi di un incontro trilaterale Trump-Putin-Zelensky, la portavoce della Commissione, Arianna Podestà, durante il briefing quotidiano con la stampa frena: «I tempi, il formato, la logistica sono ancora da definire. È davvero prematuro dire cosa succederà. Non c’è delusione per qualcosa che non è stato richiesto e che non è stato ancora deciso».
Mosca: «Campagna antirussa nei media italiani»
Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’incaricato d’affari italiano a Mosca, Giovanni Scopa, per esprimere una protesta formale contro quella che definisce una «campagna antirussa nello spazio informativo italiano». La nota diffusa dal Cremlino denuncia anche la «reazione sproporzionata» del governo italiano in seguito al rigetto da parte di Mosca di «odiose dichiarazioni» attribuite ad alti esponenti italiani dirette contro la Russia. Tra i motivi di tensione è citata anche la cancellazione del concerto del direttore d’orchestra Valerij Gergiev a Caserta, indicata come segnale di un clima sempre più ostile nei rapporti bilaterali.
I colloqui del presidente ucraino
Zelensky, intanto, è impegnato in una «giornata di numerosi contatti per fare progressi concreti sulla via della pace e garantire l’indipendenza ucraina». In un messaggio pubblicato su X, il presidente ucraino ha annunciato una telefonata con il cancelliere Merz, oltre ai contatti «con colleghi francesi e italiani. Ci saranno anche comunicazioni a livello di consiglieri per la sicurezza nazionale».
Dopo la chiamata con il cancelliere tedesco, il leader ucraino ha commentato: «La guerra sta avvenendo in Europa, e l’Ucraina è parte integrante. Stiamo già negoziando l’ingresso nell’Ue». Ha poi aggiunto che per questo «l’Europa deve essere tra i partecipanti di questi rilevanti processi».
Al telefono con il presidente francese Emmanuel Macron, Zelensky ha sottolineato che l’Ucraina e i partner europei rimangono «consapevoli della necessità di un vero cessate il fuoco», ma «non c’è ancora stata una chiara risposta pubblica da parte della Russia».
Mercoledì 6 agosto, dopo aver parlato con Trump e alcuni leader europei, il presidente ucraino ha avuto contatti anche con il Segretario generale della Nato e con il presidente finlandese, e assicurato: «Lavoriamo insieme».
Gli attacchi russi
Durante la notte, la Russia ha lanciato 112 droni contro il territorio ucraino, compresi velivoli da attacco e droni-esca utilizzati per confondere le difese. Secondo l’Aeronautica di Kiev, 89 sono stati intercettati o neutralizzati, ma 23 sono riusciti a colpire obiettivi in undici località diverse, non specificate. Altri tre centri sono stati colpiti da frammenti dei droni abbattuti.
Tra le zone colpite, la città di Huliaipole, nell’oblast di Zaporizhzhia, dove una donna di 62 anni è morta e una casa è stata parzialmente distrutta a seguito di un attacco missilistico, secondo quanto riferito dal capo dell’amministrazione militare Ivan Fedorov.
A Dnipro, invece, un attacco di droni ha provocato quattro feriti e innescato diversi incendi. Le autorità locali parlano di dodici auto distrutte e altre 17 danneggiate.
Gli ultimi raid ucraini
Nel frattempo, nuovi attacchi con droni hanno preso di mira infrastrutture strategiche russe. Nella regione di Krasnodar, un velivolo senza pilota ha causato un incendio alla raffineria petrolifera di Afipsky durante la notte e danneggiato una struttura militare vicina. Il servizio per le emergenze russo ha confermato la notizia.
Nel porto di Novorossijsk, snodo per il carburante, le difese aeree russe avrebbero respinto un altro attacco. Segnalazioni anche dalla regione di Volgograd, dove un drone ha colpito un edificio amministrativo nei pressi della stazione di Surovikino: nessuna vittima, anche grazie all’intervento dei vigili del fuoco, secondo il governatore della regione Andrey Bocharov.
Le forze armate ucraine riferiscono anche di aver distrutto un carro armato e quattro veicoli russi sul fronte meridionale di Slobozhanshchyna, mentre lo stato maggiore di Kiev ha stimato in oltre mille le perdite russe (tra morti e feriti) nelle ultime 24 ore.
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