Dopo oltre un mese dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, le delegazioni dei due paesi si incontrano per trattare in Turchia. Domani segue la giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

Cosa c’è da sapere

  • I colloqui di pace tra le due delegazioni a Istanbul si sono conclusi. Il negoziato si è aperto con gli auspici del presidente turco Erdogan.
  • I negoziatori sono usciti dall’incontro con sensazioni positive. Gli ucraini hanno fornito garanzie scritte sullo status di neutralità del paese e hanno detto che possono anche ridiscutere lo status dell’Ucraina. I russi, invece, hanno detto che ridurranno drasticamente la loro attività militare a Kiev e Chernihiv.
  • Un incontro tra Putin e Zelensky avverrà solo dopo la firma dell’accordo di pace, che il governo ucraino ha intenzione di sottoporre a referendum popolare.
  • Il governo ucraino comunica che oggi tenterà di riaprire i corridoi umanitari dalle città assediate, dopo che ieri aveva sospeso le operazioni a causa dei timori di attacchi russi.
  • Gli ucraini proseguono a riconquistare terreno con contrattacchi locali, mentre le truppe russe si concentrano ad est.

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19.49 – Nel colloquio tra il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e i leader europei è stata ribadita l’intenzione di «aumentare i costi contro la Russia per il suo brutale attacco in Ucraina». Nella telefonata i leader hanno anche discusso dei corridoi umanitari a Mariupol per evacuare la popolazione civile, dove secondo le autorità locali sono ancora intrappolate circa 160mila persone.


19.32 – Dall'inizio dell'invasione russa il bilancio delle vittime civili è di 1.179 persone, mentre sono 1.860 i feriti. La procura generale ucraina ha rilasciato il suo ultimo bollettino sui minori uccisi che sale a 144.


18.54 – La telefonata tra Draghi, Biden, Macron, Scholz e Johnson:

«I cinque Leader hanno confermato l’importanza di uno stretto coordinamento sull’aiuto alla popolazione e alle Istituzioni ucraine, con particolare attenzione al funzionamento dei corridoi umanitari e all’assistenza ai crescenti flussi di rifugiati. Hanno inoltre condiviso la necessità di sostenere i negoziati in corso, assicurando al più presto il cessate il fuoco. Al centro del confronto anche la diversificazione degli approvvigionamenti energetici», fanno sapere fonti da Palazzo Chigi.


18.16 – Biden ha telefonato diversi leader europei per cercare di capire gli avanzamenti nei negoziati per arrivare alla pace in Ucraina.


17.50 – Alla sessione del Consiglio atlantico della Nato che si terrà il prossimo 7 aprile parteciperanno anche i capi delle diplomazie di Ucraina, Finlandia, Svezia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Georgia e l'alto rappresentante per gli affari esteri della Ue.


16.51 – Ancora una piccola doccia fredda da Medinsky che dice a Reuters che la strada per un accordo mutualmente accettabile dalle due parti «è ancora lunga».


16.46 – Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha precisato all’agenza Tass che la riduzione delle attività militari intorno a Kiev «non significa cessate il fuoco».


16.40 – Belgio, Paesi Bassi, Irlanda e Repubblica Ceca hanno annunciato di aver espulso un totale di 43 diplomatici russi.


16.25 – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm per l’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina. Ecco cosa contiene.

16.00 – Il presidente americano Joe Biden è al telefono con gli alleati europei per discutere la situazione in Ucraina. Alla conversazione partecipano il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro britannico Boris Johons e il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi.


Il punto sulle trattative

  • Il clima ai negoziati di Istanbul è molto più positivo di quanto ci si aspettasse e sembra che siano stati raggiunti accordi su diversi punti.
  • Il viceministro della Difesa russo, Alexander Fomin, membro della delegazione che si trova a Istanbul, ha detto che visti i progressi, l’esercito russo «ridurrà drasticamente» le operazioni militari intorno a Kiev e Chernihiv.
  • L’Ucraina ha confermato la sua offerta di neutralità garantita dalla comunità internazionale e ha ribadito la sua volontà di entrare nell’Unione Europea, ma non nella Nato.
  • Il capo delegazione ucraino Mykhaylo Podoliak ha ribadito la condizione fondamentale per gli ucraini, ossia che qualunque accordo venga raggiunto sia confermato da un referendum.

  • La soluzione delle questioni territoriali più spinose, come lo status della Crimea annessa dalla Russia, è demandata a un lungo confronto biliterale che si svolgerà con la promessa di non ricorrere a interventi militari per 15 anni.

  • Gli accordi non sono stati ratificati, ma le parti sembra aver fatto più progressi oggi che in tutti gli incontri passati.


14.19 – La delegazione ucraina avrebbe fornito una proposta scritta che garantisce la neutralità e denuclearizzazione del paese. A riferirlo è il capo negoziatore russo alla Tass. La neutralità del paese significa che oltre a non entrare a far parte di alcun blocco, come per esempio la Nato, l’Ucraina non può ospitare alcuna base militare straniera nel suo territorio.

La delegazione dei negoziatori ucraini ha detto che comunque non è in discussione l’entrata del paese all’interno dell’Unione europea.


14.04 – Secondo quanto dichiarato dal capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, un incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, sarà possibile solo dopo che un accordo di pace sarà stato siglato dai rispettivi ministri degli Esteri. Medinsky ha anche detto che Kiev ha avanzato proposte concrete e ora spetterà al presidente russo valutarle.


13.57 – Secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, i russi hanno accettato di fermare l’offensiva a Kiev e Chernihiv. Se confermato si tratta di un forte segnale di de-esclataion.


13.53 – «Continueremo i nostri negoziati con la Russia ma coinvolgeremo anche i Paesi garanti», ha detto il delegato ucraino Mikhaylo Podolyak, consigliere del
presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al termine dei negoziati. Entrambe le parti sembrano essere uscite soddisfatte dopo l’incontro. Per gli ucraini ci sono le basi per un incontro tra Putin e Zelensky.


13.46 – Nelle dichiarazioni rilasciate a margine del negoziato la delegazione ucraina ha detto che per la neutralità del paese servono garanzie di sicurezza incondizionate. C’è anche la possibilità di discutere sullo status della Crimea ma è necessario un referendum popolare per approvare l’accordo di pace.


13.27 – Si è conclusa la prima giornata di negoziati in Turchia. Non è ancora chiaro che se ci sarà un altro incontro nella giornata di domani. A breve la conferenza stampa.


13.00 – Le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

«Noi siamo in una guerra economica e commerciale portata avanti dai paesi dell'Occidente», ha detto Peskov in conferenza stampa.

Il portavoce del Cremlino ha anche definito come menzogne le “deportazioni” di profughi ucraini in Russia. Per quanto riguarda invece il presunto avvelenamento di Roman Abramovich si tratterebbe di una «guerra di informazione».

12.31 –  Per le 16:30 di oggi è atteso un colloquio telefonico tra il presidente francese Emmanuel Macron e il presidente russo Vladimir Putin.


12.15 – Secondo l’esercito ucraino citato dall’Ukrainska Pravda sarebbe stato ucciso un altro colonnello russo vicino Kharkiv. Si tratterebbe di Denis Kuryla, colonnello comandante della 200esima brigata di fucilieri motorizzati.


11.30 – Dopo la notizia del possibile avvelenamento del miliardario russo Abramovich e di alcuni negoziatori ucraini all’inizio di marzo, il ministro degli Esteri ucraino Dimytro Kuleda ha avvertito i suoi colleghi di «non bere né mangiare nulla durante i negoziati» e, se possibile, evitare di toccare le superfici.


10.38 – Nel frattempo sembra che le truppe russe siano ormai arrivate nel centro di Mariupol. La rete televisiva russa Rt ha trasmesso un servizio dal teatro bombardato due settimane fa.


10.30 – Il punto sulle trattative a Istanbul

Non c’è molto ottimismo tra gli addetti ai lavori sulla situazione dei negoziati in Turchia. Un accordo di massima è stato raggiunto sulla neutralità dell’Ucraina e la Russia sostiene di non essere interessata a un cambio di regime nel paese. Ma le distanze rimangono tra le due parti sulle questioni territoriali, come il futuro della Crimea occupata e delle cosiddette repubbliche del Donbass, controllate da emissari russi e di cui Mosca ha riconosciuto l’indipendenza.


10.10 – Proprio in queste ore, Abramovich si trova a Istanbul, dove sta partecipando ai colloqui di pace.


9.30 – Benvenuti nel liveblog di Domani. La principale storia di oggi è il sospetto avvelenamento di Roman Abramovich, il miliardario russo coinvolto nei negoziati paralleli e segreti.

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