All’ultimo Tour de France spettatori in calo in quasi tutti i mercati, Italia compresa. In un anno il fenomeno ha vinto quasi metà delle gare a cui ha preso parte. Non esiste una tattica che gli avversari possono adottare. E l’assenza di incertezza è nemica dello spettacolo, in un’epoca in cui tutto deve essere più veloce per affascinare i giovani. L’ex corridore Modolo: «Una volta si accendeva la tv a 100/120 km dal traguardo, ora la si spegne». L’11 ottobre il giro di Lombardia: lo sloveno ancora favorito