La quotazione di Plenitude

Eni, l’abito verde non fa il monaco dell’energia fossile più sostenibile

  • Il caso Eni è pero sintomatico di una grande mistificazione che non riguarda solo la società del cane a sei zampe che sputa fuoco (a proposito, a quando un logo più “verde”?).
  • La pressione di opinione pubblica e investitori perché le società energetiche diventino “verdi” crea il convincimento che la transizione energetica debba passare principalmente da una riduzione dell’offerta di energie fossili da parte delle società.
  • Se però non cade anche la domanda (dal carburante per le auto al gas per il riscaldamento), o le società energetiche mantengono l’offerta di energia fossile, e si creano solo incentivi al green washing.

Una volta, le società come Eni si chiamavano compagnie petrolifere perché la loro attività consisteva nella ricerca e sfruttamento dei giacimenti di petrolio e gas. Una denominazione oggi desueta, anche se queste società traggono ancora la maggior parte degli utili dalle energie fossili. In futuro, tuttavia, la loro principale fonte di introiti è destinata a sparire. Una prospettiva che si riflette nelle basse valutazioni del settore in Borsa: il prezzo medio delle quattro maggiori europee -

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