«Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del signore e della sua chiesa». Con queste parole il cardinale Kevin Farrell ha dato l’annuncio della morte di papa Francesco. Durante la giornata di Pasqua, l’ultima sua apparizione tra i fedeli in piazza San Pietro del papa «preso alla fine del mondo», come lui stesso si era definito.

«Il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria», ha scritto nel suo messaggio pasquale.

La morte avvenuta per una possibile emorragia cerebrale

Secondo l’Ansa, che lo apprende da fonti qualificate, la possibile causa della morte di papa Francesco sarebbe stata un’emorragia cerebrale. Quindi, non direttamente correlata alle patologia respiratorie che avevano portato al suo ricovero il 14 febbraio del 2025. 

La messa in suffragio a Roma

Il cardinale vicario per la diocesi di Roma Baldassare Reina, alle 19 di oggi, 21 aprile, presiederà, nella basilica di San Giovanni in Laterano presiederà una celebrazione eucaristica in suffragio del Pontefice, alla quale sono invitati i presbiteri, i diaconi e tutti i fedeli della diocesi di Roma.

Il rito per la constatazione della morte

Il rito della constatazione della morte di papa Francesco e della deposizione della salma nella bara, avverrà alle 20 di questa sera, ma non sarà trasmesso in diretta. La sala stampa vaticana fornirà le foto solo dopo che il rito, presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, sarà avvenuto. 

La sala di papa Bergoglio esposta per tre giorni

Secondo le norme, la salma di papa Francesco sarà esposta per tre giorni in piazza San Pietro, già colma di fedeli. La fissazione della data delle esequie è prerogativa delle congregazioni generali dei cardinali, che verranno convocate nelle prossime ore dal decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re, ma generalmente cadono tra i quattro e i sei giorni a partire dalla data della morte. Da domani 22 aprile inizieranno i novendiali, ovvero le messe in suffragio dell'anima del pontefice che saranno celebrate per nove giorni di seguito. 

I funerali del pontefice e la sepoltura a Santa Maria Maggiore

Una delle ultime riforme volute da papa Francesco riguardava proprio le modalità in cui si sarebbe svolto il suo funerale, «con dignità, ma come ogni cristiano», prima della sua sepoltura a Santa Maria Maggiore e non nella basilica di San Pietro. Tra le novità che ha introdotto c’è la costatazione della morte nella cappella e la deposizione immediata della bara. Altra novità richiesta dallo stesso pontefice è l'eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. L'arcivescovo Diego Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche di pontefici ha spiegato che: «Papa Francesco ha chiesto di semplificare e adattare alcuni riti in modo che la celebrazione delle esequie del vescovo di Roma esprimesse meglio la fede della chiesa in Cristo Risorto. Il rito rinnovato, inoltre, doveva evidenziare ancora di più che le esequie del Romano Pontefice sono quelle di un pastore e discepolo di Cristo e non di un potente di questo mondo».

Il Giubileo continuerà, sospesa la canonizzazione di Carlo Acutis

La Santa Sede, con una nota, comunica che le celebrazioni del Giubileo andranno avanti. Mentre viene sospesa la «celebrazione Eucaristica e il Rito della canonizzazione del Beato Carlo Acutis, prevista il 27 aprile 2025, seconda domenica di Pasqua o della Divina Misericordia, in occasione del Giubileo degli Adolescenti».

Papa Francesco morto durante il Giubileo, il precedente

Papa Francesco è morto durante il Giubileo. Nella storia della chiesa c’è stato un caso simile: il Giubileo del 1700. Fu indetto da papa Innocenzo XII che, però, gravemente malato, non poté presiedere all’apertura della porta santa, il 18 maggio del 1699. Il pontefici morì il 27 settembre del 1700 e la cerimonia di chiusura della porta santa venne presenziata da Clemente XI, eletto papa a novembre dello stesso anno. Fu la prima volta nella storia in cui la porta santa venne aperta da un papa e chiusa da un altro. 

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