Giornata di festeggiamenti per la nazionale italiana campione d’Europa, atterrata all’alba a Fiumicino con la coppa vinta dopo la finale degli Europei di ieri sera, a Wembley, contro i padroni di casa dell’Inghilterra. Ad attendere capitan Giorgio Chiellini – che si è presentato con una corona in testa – e compagni c’erano circa 200 tifosi, che hanno sventolato il tricolore e intonato cori, omaggiando i calciatori per una vittoria che mancava dal 1968. Nel pomeriggio, la squadra ha visitato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. Poi, a Palazzo Chigi, il premier Mario Draghi. Al ritorno, il pullman sarà scoperto per permettere ai calciatori di salutare i tifosi radunati all’esterno. Prima della cena tutti insieme e le meritate vacanze.

Il discorso di Draghi

«Un saluto collettivo e un ringraziamento profondo dal governo, e anche da tutto lo staff di Palazzo Chigi che è affacciato alle finestre e vi guarda qui da sopra. I vostri successi sono stati straordinari. Oggi lo sport segna in maniera indelebile la storia delle nazioni. Oggi siete voi a essere entrati nella storia, con i vostri sprint, i vostri servizi, i vostri gol e le vostre parate». Poi, riferendosi a Donnarumma: «E che parate...».

«Ci avete messo al centro dell'Europa, come dimostrano i messaggi di ringraziamento arrivati anche a me in queste ore. Ci avete fatto emozionare, commuovere, gioire, abbracciare. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano. Quello di cui ci avete reso orgogliosi è di essere uniti in queste celebrazioni in nome dell'Italia», ha aggiunto.

Con la Nazionale italiana di calcio, reduce dalla vittoria del Campionato europeo, c'erano anche Berrettini e la squadra di Atletica Under 23. A loro, il capo del governo ha detto: «Faccio i più sentiti auguri agli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi di Tokyo: abbiamo tanta voglia di vivere altre notti magiche. L'Italia li accompagnerà».

Gli azzurri e Berrettini arrivati a Palazzo Chigi

Puntuale, alle 18:30, il pullman della Nazionale e Matteo Berrettini è arrivato a Palazzo Chigi. Tantissime le persone che si sono ammassate davanti al palazzo del governo per poter vedere passare il bus con i campioni d’Europa. 

Mattarella: «Vittoria meritata già prima dei rigori»

Il capo dello stato ha rivolto i suoi complimenti al mister Mancini e ai giocatori della Nazionale. «Non sono un commentatore sportivo, ma ieri avete meritato di vincere già prima dei rigori. Abbiamo giocato con due pesanti handicap: il tifo contro, nello stadio, e il gol subito dopo pochi minuti. Avete compiuto un’impresa, molto più grande di quello che dice il risultato finale. In queste sette partite degli Europei, siete stati circondati dall’affetto degli italiani. Li avete rappresentati bene, rendendo onore allo sport. Così come ha fatto Berrettini».

«Vorrei esprimere un ringraziamento speciale a Gianluca Vialli, che ha espresso i sentimenti e l’emotività che tutti noi avevamo durante le partite», ha aggiunto il presidente della Repubblica, che poi si è complicato con Gianluigi Donnarumma per il premio di miglior giocatore del torneo. Infine, una battuta a Spinazzola: «Nonostante le stampelle, ieri è arrivato per primo alla premiazione».

Berrettini: «Tornerò con un trofeo»

«Per me è un onore essere qui, non solo per quello che ho fatto insieme al mio allenatore. È un onore essere qui con i ragazzi della Nazionale. Spero di tornare qui, tra qualche anno o mese, con un trofeo importante, per rendervi tutti orgogliosi di me»: sono state queste le parole di Matteo Berrettini davanti a Mattarella. Il tennista ha poi regalato una sua racchetta al capo dello stato.

Chiellini ricorda Astori

Ha preso la parola anche il capitano, Chiellini: «Volevamo dedicare la vittoria a lei (Mattarella, ndr) e ai milioni di italiani nel mondo che non ci hanno mai fatti sentire soli, accompagnandoci nel viaggio. Estendiamo la dedica a Davide Astori, l'avremmo voluto qui con noi, è sempre presente nei pensieri e nei cuori di chi l'ha conosciuto. Questo è un gruppo che non si è mai perso d'animo anche nelle difficoltà, sostenendosi e anteponendo l'interesse della squadra al singolo. Se oggi siamo qui non è solo per un rigore in più segnato, ma perché l'abbiamo trasformato condividendo l'amicizia, uno dei sentimenti più belli della vita».

Mancini: «Nessun sogno è irrealizzabile»

«Questa vittoria è la dimostrazione che quando si crede fermamente in ciò che si fa, è possibile inseguire un sogno apparentemente irrealizzabile. Questa vittoria la dedichiamo agli italiani che possono finalmente gioire con noi», ha detto Mancini durante la cerimonia.

Gravina omaggia la nazionale

«Questa nazionale è l'Italia: ha interpretato al meglio il suo sentimento di unità, con un grande potenziale di coesione, da Paese ferito ma con una grande voglia di ripresa». Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, intervenuto al Quirinale. «La nazionale è una grande bellezza, non solo nel gioco, ma nei valori. È il punto di partenza per le riforme del nostro mondo, ma anche per il paese», ha concluso.

L’Italia è arrivata al Quirinale

Il pullman con a bordo i giocatori della nazionale italiana è arrivato al Quirinale per la visita al capo dello stato. Chiellini e il ct, Roberto Mancini, sono usciti dal bus con in mano la coppa degli Europei. Il capitano, spinto dai tifosi, ha sollevato il trofeo un’ultima volta, prima di portarlo in omaggio a Mattarella. Presente, come previsto, anche Matteo Berrettini: «Mai vista una partita così importante. La Nazionale dal vivo, vinta ai rigori, meglio di così non potevo chiedere. È mancata solo mia vittoria ma è stata comunque una domenica importante. La finale di Wimbledon è stata una prima volta importante. Una bellissima esperienza. Peccato per la sconfitta, spero ci saranno altre occasioni», ha detto.

La visita a Mattarella

Il capo dello stato, presente ieri a Wembley, non ha nascosto l’entusiasmo per l’esito del match: alcune sue esultanze stanno rimbalzando su tutti i social, insieme all’immancabile ironia verso i tifosi inglesi che, tra tricolori calpestati e improbabili tatuaggi con la coppa, sentivano la vittoria già in tasca prima di scendere in campo. Al Quirinale ci sarà anche Matteo Berrettini, sconfitto da Novak Djokovic nella prima finale per un tennista italiano a Wimbledon.

La coppa non andrà in processione

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Nel frattempo, è arrivata l’ufficialità: il ministero dell’Interno, a causa dei rischi legati al Covid-19, ha vietato la processione dei calciatori con la coppa per le vie della Capitale. Non ci sarà neanche l’attesa tappa a Circo Massimo, per un bagno di folla che avrebbe rappresentato un rischio enorme in un periodo in cui la variante Delta sta mettendo paura a mezza Europa. Impossibile garantire il distanziamento sociale.

La Nazionale raggiungerà dunque direttamente il Quirinale e poi Palazzo Chigi, a bordo del pullman coperto in livrea tricolore. Dopo le visite alle 17 al Quirinale e alle 18.30 a Palazzo Chigi ci sarà una cena collettiva, che potrebbe essere in hotel, ma anche più evocativa: magari in uno spazio simbolico.



L’Oms condanna i festeggiamenti nelle città

Maria van Kerkhove, responsabile tecnico dell'Organizzazione mondiale della Sanità per la crisi da Covid-19, ha usato parole forti su Twitter per commentare l’euforia dei tifosi dopo la finale, sia all’interno dello stadio di Wembley, sia per quel che riguarda i caroselli che i tifosi italiani hanno organizzato nelle varie città. «Dovrei divertirmi a guardare il contagio avvenire davanti ai miei occhi? La pandemia da Covid-19 non si prende una pausa stasera… La variante Delta approfitterà delle persone non vaccinate, in ambienti affollati, senza mascherine, che urlano/gridano/cantano. Devastante», si legge nel tweet.

Immobile risponde alle critiche

Ciro Immobile, attaccante della Lazio e Scarpa d’oro nella stagione appena conclusa, con un post su Instagram ha risposto alle critiche arrivate nei suoi confronti fin dalla semifinale contro la Spagna.

Insulti razzisti dei tifosi inglesi contro i tre che hanno sbagliato il rigore

La serata di Wembley non ha rappresentato una bella pagina per i tifosi inglesi. E non solo per quello che è successo in campo. Dopo la sconfitta, infatti, all’esterno dello stadio alcuni tifosi britannici hanno aggredito alcuni italiani, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. Secondo la stampa locale, sono almeno 40 le persone arrestate.

Ma alcuni “tifosi” non si sono fermati a questo e, sui social, hanno insultato alcuni calciatori della propria Nazionale. Quali? I tre, subentrati a partita in corso, che hanno sbagliato il rigore: Rashford, Sancho e Saka, bersagliati di insulti a sfondo razzista. La Federcalcio inglese ha rilasciato una dichiarazione dicendo di essere «sconvolta dal comportamento disgustoso» di chi lancia in rete questi messaggi. La polizia di Londra ha condannato l'abuso «inaccettabile», aggiungendo che indagherà sui post sui social media «offensivi e razzisti». Sul tema sono intervenuti, a difesa dei calciatori, anche il premier inglese Boris Johnson e il principe William.

I ringraziamenti di capitan Chiellini

Giorgio Chiellini, uno dei migliori in campo nella finale e in tutto il torneo, ha affidato ai social un pensiero a caldo dopo la vittoria degli Europei ai danni dell’Inghilterra.

I complimenti del Papa

Arrivano anche i complimenti di Papa Francesco, ancora ricoverato al Policlinico Gemelli dopo un intervento al colon. «Nel condividere la gioia per la vittoria della nazionale argentina e di quella italiana con le persone che gli sono vicine – ha riferito il portavoce del pontefice – Sua Santità si è soffermato sul significato dello sport e dei suoi valori, e su quella capacità sportiva di saper accettare qualsiasi risultato, anche la sconfitta: 'solo così, davanti alle difficoltà della vita, ci si può sempre mettere in gioco, lottando senza arrendersi, con speranza e fiducia».

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