Le notizie di oggi 11 gennaio: il nuovo bollettino Covid, con aumento record di contagi; Agenas, i ricoveri in area medica raggiungono il 26 per cento; l’Oms avverte che entro due mesi il 50 per cento degli europei sarà contagiato da Omicron; gli Stati Uniti annunciano 308 milioni di dollari in aiuti umanitari per l’Afghanistan; in Nicaragua, il presidente Ortega ha giurato per il suo quarto mandato consecutivo; venti anni fa apriva la base di Guantanamo; aumentano i prezzi di benzina e gasolio; la Corea del nord ha lanciato un nuovo missile balistico; negli Stati Uniti è stato effettuato il primo trapianto con il cuore di un maiale geneticamente modificato; all’isola del Giglio, giovedì l’ultima commemorazione mediatica per il decennale della Costa Concordia; il presidente del Kazakistan Tokayev ha nominato un nuovo primo ministro e ha annunciato il ritiro delle truppe militari guidate dalla Russia

Bollettino Covid, raddoppiano i contagi

Secondo i dati del ministero della Salute, sono 220.532i nuovi casi di contagio da Covid-19 delle ultime 24 ore e 294 i morti. Il tasso di positività è al16,2. Ieri si erano registrati, invece 101.762 nuovi casi e 227 decessi. I tamponi processati sono stati 1.375.514 (ieri  612.821).

Crescono ancora i ricoveri: nell’ultima giornata le persone che risultano ricoverate nei reparti ordinari sono 727(+20,5 per cento), e 71 (+32,2 per cento) quelle in terapia intensiva.

Aumentano anche le persone in isolamento domiciliare, il 69,1 per cento in più rispetto a ieri, con 128.774 infettati, per un totale di 2.115.395 malati in isolamento. Il totale dei contagiati invece è oggi  2.134.139.

Dall’inizio della pandemia, hanno contratto il Coronavirus  7.774.863.persone, le vittime sono state 139.559

Salgono al 26 per cento i ricoveri in area medica

LaPresse

Secondo l'ultimo monitoraggio dell'Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali,i ricoveri ospedalieri di pazienti con Covid-19 in Italia crescono complessivamente del 2 per cento, raggiungendo un tasso di occupazione, per le aree mediche, pari al 26 per cento.

Il tasso continua a salire in Valle d'Aosta, dove arriva al 46 per cento e con +3 per cento la Liguria raggiunge il 39 per cento. Aumenta anche in: Abruzzo (24 per cento), Basilicata (20 per cento), Campania (25 per cento), Emilia Romagna (23 per cento), Friuli (28 per cento), Lazio (24 per cento), Lombardia (29 per cento), PA Trento (21 per cento), Piemonte (32 per cento), Sicilia (31 per cento), Toscana (22 per cento), Umbria (31 per cento), Veneto (24 per cento).

È stabile, invece, al 17 per cento la percentuale dei posti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid, ma nelle ultime 24 ore, è cresciuto in sei regioni: Friuli Venezia Giulia (23 per cento), Marche (22 per cento), provincia autonoma di Trento (30 per cento), Puglia (9 per cento), Sardegna (13 per cento), Sicilia (17 per cento).

Diminuisce in Abruzzo (14 per cento), Liguria (20 per cento), provincia autonoma di Bolzano (18 per cento), Piemonte (22 per cento), Umbria (13 per cento), Veneto (20 per cento).

Resta stabile in Calabria (18 per cento) Campania (11 per cento), Emilia Romagna (17 per cento), Lazio (21 per cento), Lombardia (16 per cento), Toscana (20 per cento),Val d'Aosta (18 per cento) e, sotto il 10 per cento, anche in Basilicata (3 per cento) e Molise (5 per cento). 

Oms, entro due mesi contagi Omicron per la metà degli europei 

Il direttore dell’Oms Europa, Hans Henri P. Kluge, ha affermato in conferenza stampa che «all'attuale tasso d'infezione, oltre il 50 per cento degli europei sarà contagiato da Omicron entro due mesi». Il direttore ha sottolineato che questa variante può infettare anche persone già vaccinate o guarite dalla malattia da Covid-19.

Kluge si è espresso anche sull’opportunità di lasciare aperte le scuole, continuando con la didattica in presenza: «Mantenere aperte le scuole ha importanti benefici per il benessere mentale, sociale ed educativo dei bambini. Le scuole dovrebbero essere gli ultimi posti a chiudere e i primi a riaprire».

Kluge ha affermato che la variante Omicron è stata rilevata in 50 dei 53 stati della regione europea e sta diventando dominante nell'Europa occidentale, secondo un tasso di trasmissione che ha descritto come «senza precedenti». Ma si è detto «profondamente preoccupato» per l’impatto letale che la variante potrebbe avere laddove i tassi di vaccinazione risultano essere più bassi, come i paesi dell'Europa centrale e orientale. 

Dalle ultime rilevazioni, del 10 gennaio 2022, negli ultimi sette giorni in Europa hanno contratto il Covid-19 in 7.559.117, il doppio rispetto alla settimana precedente. Il totale delle persone contagiate dall’inizio della pandemia è di 111.624.326, mentre sono 1.700.380 i decessi totali.

Afghanistan, Usa manderanno aiuti umanitari per 308 milioni di dollari

(AP Photo/Mstyslav Chernov)

Gli Stati Uniti hanno annunciato che invieranno altri 308 milioni di dollari per l'assistenza umanitaria all'Afghanistan. I fondi saranno utilizzati per fornire assistenza sanitaria, assistenza per l'inverno, aiuti alimentari di emergenza, acqua, servizi igienico-sanitari.

La portavoce del consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, Emily Horne, ha comunicato, in una dichiarazione, che i nuovi aiuti della Usaid, Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, arriveranno attraverso organizzazioni umanitarie indipendenti.

Nicaragua, Ortega ha giurato per il suo quarto mandato

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Il presidente del Nicaragua Daniel Ortega, eletto lo scorso 7 novembre 2021, ha oggi prestato giuramento per il quarto mandato consecutivo. Con lui anche, Rosario Murillo, al suo secondo mandato da vicepresidente.

Parlando a piazza della Rivoluzione, nella capitale Managua, Ortega ha detto: «Continueremo a lottare per difendere il popolo in modo che abbia assistenza sanitaria, istruzione e alloggio». 

Le elezioni del 7 novembre, che per la quarta volta consecutiva hanno decretato la vittoria di Ortega, sono state ampiamente criticate. Nei mesi che hanno preceduto il voto, sette possibili sfidanti erano stati arrestati e incarcerati.

Venti anni fa apriva Guantanamo

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L'11 gennaio 2002 apriva il centro di detenzione di Guantanamo Bay, che, come ha ricordato Amesty International «continua a trattenere 39 uomini musulmani in palese perpetuazione dell'islamofobia e del razzismo».

A ricordarlo è Amnesty International, che facendo appello per la chiusura della base statunitense situatata a Cuba, nel giorno del suo anniersario, ha definito il centro detentivo un «buco nero dei diritti umani», dove «nessuno degli uomini detenuti ha ricevuto un processo equo». I prigionieri della base, scrive l’ong, sono «detenuti a tempo indeterminato in violazione del legale giusto processo e di altri diritti umani riconosciuti a livello internazionale».

«L'unico epilogo possibile per questo scempio dei diritti umani è quello che chiediamo da sempre: la chiusura di Guantanamo Bay e l'accertamento delle responsabilità di chi ha reso tutto questo possibile per 20 lunghi anni».

Unc, stangata da 340 euro per la benzina e 328 euro per il gasolio

Foto LaPresse - Stefano Porta

Il presidente dell’Unione nazionale consumatori (Unc), Massimiliano Dona, ha detto che stando ai dati del Mite, il ministero della Transizione ecologica, «la discesa dei prezzi dei carburanti che durava ininterrottamente da quasi due mesi, dall’8 novembre 2021» ed era terminata all’inizio del nuovo anno, può dirsi «purtroppo» conclusa.

«La benzina, in modalità self service, – ha spiegato – raggiunge i 1,733 euro al litro, il gasolio, arriva a 1,598 euro al litro. Un rincaro settimanale notevole, pari a 0,50 cent per un pieno da 50 litri, sia per il gasolio che per la benzina (0,52 cent)».

Il rincaro, nei termini di un anno, si tradurrebbe in un aumento di 340 euro per la benzina e a 328 euro per il gasolio. «In un anno esatto, dalla rilevazione dell’11 gennaio 2021 – quando la benzina era pari a 1.450 euro al litro e il gasolio a 1.325 euro al litro – un pieno da 50 litri costa 14,17 euro in più per la benzina e 13, 65 euro in più per il gasolio, con un’impennata, rispettivamente, del 19,5 per cento e del 20,6 per cento. Un balzo – ha concluso Dona – che equivale, su base annua, a una stangata pari a 340 euro all’anno per la benzina e a 328 euro per il gasolio».

Costa Concordia, il decennale sarà l’ultima commemorazione mediatica

AP Photo/Gregorio Borgia

Giovedì prossimo 13 gennaio ricorrerà il decennale della nave da crociera Costa Concordia, presso l’isola del Giglio, in provincia di Grosseto. Il sindaco Sergio Ortelli, intervistato da La Presse ha fatto sapere che «quella di giovedì sarà l'ultima cerimonia mediatica, l'ultima con inviti ufficiali». Il naufragio causò la morte di 32 persone. «I cittadini del Giglio – ha detto il sindaco - chiedono di abbassare i riflettori su questa storia, cosa che farò». La cerimonia si svolgerà con la celebrazione di una messa a suffragio delle vittime, una fiaccolata e altri piccoli eventi, in un contesto di sobrietà, anche in ottemperanza delle misure anticontagio. 

La Corea del nord ha lanciato un nuovo missile

(Korean Central News Agency/Korea News Service via AP)

Il Comitato congiunto dei capi di stato maggiore della Corea del sud ha affermato che la Corea del nord ha lanciato un nuovo missile balistico, dopo quello della scorsa settimana, dall'area della provincia settentrionale di Jagang.

L'arma ha volato per 700 chilometri a una velocità massima di circa 10 Mach – pari a 10 volte la velocità del suono –  prima di finire nelle acque al largo della costa orientale, dimostrando una capacità più avanzata rispetto al missile lanciato la scorsa settimana, che Pyongyang aveva detto essere un missile ipersonico.

«Valutiamo sia stato un modello migliorato rispetto a quello del 5 gennaio», ha affermato il Comando, che ha definito le attività della Corea del nord una «chiara» violazione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Il primo trapianto con il cuore di un maiale geneticamente modificato

A Baltimora, negli Stati Uniti, è stato eseguito il primo trapianto al mondo in cui è stato utilizzato il cuore di un maiale geneticamente modificato.

A riceverlo un uomo di 52anni, David Bennet, che ora sta bene e respira autonomamente. L’uomo era affetto da una malattia cardiaca terminale. La sua unica speranza era un trapianto, ma non c'erano cuori umani disponibili. Anche se l'intervento è stato un successo, rimane poco chiaro quali siano le speranze di vita di Bennet a lungo termine.

L‘operazione è stata portata a termine al Medical Center dell’Università del Maryland, da un’equipe condotta dal chirurgo Bartley Griffith. In un comunicato il chirurgo ha commentato che si è trattato di «un passo avanti verso la soluzione della crisi della carenza di organi».  Negli Stati Uniti, infatti, 17 persone al giorno muoiono in attesa di un trapianto, e più di 100mila sono in lista di attesa ogni giorno.
Il maiale utilizzato nel trapianto era stato geneticamente modificato per eliminare diversi geni che avrebbero portato al rigetto dell'organo da parte del copro umano. 

Si tratta del primo xenotrapianto al mondo di cuore, cioè del primo trapianto eseguito utilizzando un organo appartenente a una specie diversa. Un altro trapianto di questo tipo era stato compiuto nell’ottobre scorso a New York. In quel caso si era tratta di un rene, sempre di un maiale. Ma il ricevente era cerebralmente morto. Si era trattato dell’esperimento più avanzato sul campo, fin a quel momento.

Kazakistan, il presidente Tokayev ha nominato un nuovo premier

Kazakhstan's Presidential Press Service

Il presidente del Kazakistan, Kassym-Jomart Tokayev, ha nominato Alikhan Smailov come nuovo primo ministro, e la camera bassa del parlamento lo ha votato durante una sessione trasmessa in diretta dalla televisione di stato. 

Alikhan Smailov, 49 anni, è stato primo vice primo ministro nel precedente governo guidato da Askar Mamin, che Tokayev ha licenziato la scorsa settimana, dopo l’inizio delle proteste dei cittadini contro l’aumento del prezzo del carburante.

Le dimissioni del governo sono state lette come una concessione volta a placare le proteste, insieme ad altre mosse politiche, quali: l’imposizione di un tetto sui prezzi del carburante per 180 giorni e l'estromissione di Nursultan Nazarbayev, ex leader di lunga data del paese, dal ruolo di capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Ruolo che è poi stato assunto dal presidente Tokayev.

Le truppe russe si ritireranno entro due giorni

Il presidente Tokayev ha inoltre comunicato al parlamento che la Russia inizierà a ritirare le sue truppe dal Kazakistan tra due giorni, arrivando a lasciare completamente il paese nell’arco dei 10 giorni successivi. 

Le proteste erano iniziate il 2 gennaio, partendo dalla capitale Nur-Sultan, per poi esplodere il 5 gennaio nella più grande città del paese, Almaty, dove gli edifici governativi sono stati dati alle fiamme. I disordini avrebbero provocato 164 morti, secondo le fonti governative.

Il presidente Tokayev aveva chiesto assistenza militare alla Csto, l’Organizzazione del tratto di sicurezza collettiva, in concertazione con la Russia e la Bielorussia, per sedare le rivolte. Il 7 gennaio era arrivato nel paese un blocco militare di 2500 uomini, guidati dalla Russia. Il presidente kazako aveva dato loro licenza di uccidere e di «annientare i terroristi».

Oggi, martedì 11 gennaio, il presidente Tokayev ha comunicato al parlamento che la Russia inizierà a ritirare le sue truppe dal Kazakistan tra due giorni.

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