Le notizie di oggi, 12 dicembre: il crollo della palazzina in Sicilia, i morti nel tornado negli Stati Uniti, l’ictus di Assange in carcere. E ancora: l’anniversario di Piazza Fontana, la Nuova Caledonia resta francese, Marx Verstappen ha vinto il mondiale di Formula 1.

I No pass contro Draghi

«Ogni sera alle 21» davanti all’appartamento «del draghino (sic) malefico». È l’appuntamento che si è dato in chat un gruppo di no pass, “Basta dittatura-proteste”, che nella giornata di ieri ha pubblicato su Telegram l’indirizzo di casa del presidente del Consiglio, Mario Draghi, invitando gli iscritti al canale a recarsi ogni sera davanti al suo appartamento. L’indirizzo era corredato da un’immagine presa da Google Maps e da un fotomontaggio di Draghi, con i baffetti da Hitler, mentre viene ammanettato da un uomo in mimetica e col volto coperto.

Nel gruppo, sul quale ora indaga la Polizia postale, sono stati presi di mira anche il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, quello dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Quest’ultimo nei giorni scorsi era stato messo sotto scorta proprio a seguito delle minacce di no pass e No-vax. Sul canale Telegram è comparso poi un altro appello, quello a cercare indirizzi e numeri di telefono di altri politici e di virologi, in modo da crearne una lista. «Cercate gli indirizzi e i numeri di: tutti i ministri, tutti i capi partito che hanno sostenuto la dittatura, tutti i presidenti di regione, tutti i virologi da tv, tutti i collaborazionisti manipolatori nelle tv e canali di manipolazioni vari – si legge nella chat – Scrivete anche la fonte e la prova». Non è la prima volta che il canale dei no pass pubblica minacce contro politici e sanitari. Il gruppo “Basta dittatura” è infatti lo stesso che aveva pubblicato, sempre attraverso Telegram, gli indirizzi di casa dell’infettivologo Massimo Galli e del medico Ranieri Guerra, accompagnati dalla scritta «sapete cosa fare».

Marx Verstappen è campione del mondo

Red Bull driver Max Verstappen of the Netherlands smiles after winning the pole position for the Formula One Abu Dhabi Grand Prix in Abu Dhabi, United Arab Emirates, Saturday, Dec. 11, 2021. (AP Photo/Kamran Jebreili, Pool)

Marx Verstappen è campione del mondo in Formula 1. Il pilota olandese della Red Bull ha vinto la gara di di Abu Dhabi sorpassando Lewis Hamilton all'ultimo giro, guadagnando il suo primo mondiale. 

Hamilton era stato in testa fino a tre giri dal termine, quando un incidente di Nicholas Latifi ha reso necessario l’ingresso di una safety car. Alla ripartenza Verstappen è riuscito a superare Hamilton. Il pilota olandese ha 24 anni e corre in Formula 1 dal 2015. Ha portato la Red Bull a vincere un mondiale per la prima volta dal 2013 – c’era Sebastian Vettel. Il “mondiale costruttori” è stato invece vinto per l’ottavo anno di fila dalla Mercedes.

Wikileaks, secondo la fidanzata Assange ha avuto un ictus in carcere

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Julian Assange, il fondatore di Wikileaks in carcere dall’aprile del 2019, avrebbe avuto un ictus in carcere lo scorso ottobre. È quanto ha rivelato la fidanza di Assange, Stella Moris, ieri notte, notizia che è stata confermata dalla stessa Wikileaks su Twitter. Secondo quanto raccontato da Moris, Assange avrebbe sofferto un piccolo ictus, che lo avrebbe lasciato con «una palpebra destra cadente, problemi di memoria e segni di danni neurologici». È stato poi sottoposto a una risonanza magnetica e da allora assume farmaci anti-ictus.

Secondo le persone a lui vicine, la causa sarebbe lo stress sofferto in carcere, il pensiero di un terzo Natale in prigione e l’ansia per un processo che non accennava a venire a termine. «Credo che questa partita a scacchi, battaglia dopo battaglia, questo stress estremo siano stati la causa di questo incidente», ha detto Moris.

Assange, che ha 50 anni ed è un cittadino australiano, è accusato di spionaggio e hacking per aver pubblicato, tra il 2010 e il 2011, documenti riservati sulle guerre in Afghanistan, Iraq e sul Cablegate, e su di lui pendono 17 capi d’accusa negli Stati Uniti, che potrebbero valergli fino a 175 anni di detenzione.

Secondo la difesa, invece, quello di Assange può essere considerato un lavoro giornalistico, e pertanto dovrebbe essere difesto dal diritto di cronaca.

Nel 2019 Assange era stato arrestato a Londra, nell’ambasciata dell’Ecuador, dove viveva dal 2012 come rifugiato politico, per una violazione della libertà su cauzione nel Regno Unito avvenuta nel 2010. Gli Stati Uniti ne avevano richiesto l’estradizione, in un primo momento rifiutata dalla Gran Bretagna. Secondo il tribunale la salute mentale di Julian Assange era troppo fragile per resistere al sistema penale americano.

Venerdì però la corte del Regno Unito ha ribaltato la sentenza, aprendo all’estradizione. Il caso di Assange verrà ora valutato dal tribunale di Westminster (che si trova sempre a Londra), che si occupa di decidere sulle richieste di estradizione, ma nel frattempo la compagna di Assange, Stella Moris, ha detto che verrà presentato un ricorso alla Corte Suprema del Regno Unito.

Ravanusa, almeno tre morti nel crollo della palazzina

È di tre morti e sei dispersi il bilancio provvisorio dell’esplosione di ieri sera a Ravanusa, in provincia di Agrigento che ha distrutto tre palazzine e ne ha danneggiate altre quattro.

Nella notte due donne – un’anziana di 80 anni e la cognata – sono state estratte vive dalle macerie. Sono ancora dispersi, invece, una giovane infermiera giunta al termina della gravidanza e il marito.

Nuova Caledonia dice “no” all’indipendenza

AP Photo/Mathurin Derel

In Nuova Caledonia ha vinto il “no” all'indipendenza dalla Francia. È la terza vittoria per i sostenitori dell'unione con Parigi, dopo i due precedenti referendum di novembre 2018 e di ottobre 2020. Il risultato era ampiamente previsto, dopo che gli indipendentisti stessi avevano invitato al boicottaggio delle urne contro il governo, che ha rifiutato di rinviare il voto nonostante la situazione pandemica rendesse difficile recarsi ai seggi. 

Secondo i primi dati, soltanto il 50-55 per cento degli aventi diritto è andato a votare, una cifra nettamente inferiore agli analoghi scrutini del 2018 e 2020. Per ora sono state scrutinate poco più dell’80 per cento delle schede, e il “no” sta vincendo con il 96 per cento – nei due precedenti referendum aveva vinto con poco più del 50 per cento in entrambi i casi. 

La Nuova Caledonia è un piccolissimo arcipelago che fa parte della Melanesia, una delle regioni dell’Oceania. Si trova circa 1.500 chilometri a est dell’Australia, ma fa parte della Francia dal 1853. Da trent’anni è in corso un conflitto politico legato alla volontà di indipendenza di una parte del territorio. Dal 1984 il moviento per l’indipendenza è guidato dal Front de Libération National Kanak Socialist, una coalizione di partiti da sempre contro il regime coloniale francese. 

Almeno 83 vittime in Usa, si cercano ancora i dispersi

Greg Eans

Il bilancio dei violenti tornado che hanno colpito il MidWest e il Sud Est degli Stati Uniti tra venerdì e sabato è salito ad almeno 83 vittime. Sono almeno una decina i dispersi, le cui ricerche sono ancora in corso. Il presidente Joe Biden ha dichiarato lo stato di emergenza in Kentucky, lo stato più colpito, dove sono morte 70 persone. Papa Francesco ha ricordato le vittime nell’Angelus a piazza San Pietro, mentre il presidente russo Vladimir Putin ha inviato a Biden un telegramma di condoglianze.

L’anniversario di Piazza Fontana

LaPresse

Ricorre oggi l’anniversario della strage di Piazza Fontana a Milano, l’attentato terroristico alla banca nazionale dell’agricoltura in cui persero la vita 17 persone. La strage è stata ricordata da molti esponenti politici, primo fra tutti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

«La memoria di quel feroce attentato resta indelebile nella storia della Repubblica – ha detto Mattarella – Venne concepito ed eseguito allo scopo di colpire la democrazia nata dalla lotta di liberazione, di interrompere il processo di crescita nella partecipazione e nei diritti, di volgere in senso autoritario le istituzioni volute dalla Carta costituzionale. Le lunghe vicende processuali hanno lasciato vuoti e verità non pienamente svelate. Si tratta di ferite aperte, non soltanto per le famiglie delle vittime, ma per la Repubblica intera».

«Tuttavia – ha concluso il presidente – nonostante manipolazioni e depistaggi, emerge nettamente dal lavoro di indagine e dalle sentenze definitive la matrice eversiva neofascista e l’attacco deliberato alla vita democratica del paese».

Proprio riguardo alla matrice dell’attentato, il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si è scagliato contro un tweet – poi cancellato –pubblicato dall’account del Senato che, ha detto, «utilizza la ricostruzione di alcuni senatori fascisti che rilanciavano la pista anarchica. Un oltraggio alle vittime, ai loro familiari e alla città di Milano».

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