Morte civile e indignazione

Licenziare non è questione di buone maniere

  • Il vero dramma dei licenziamenti disumani riguarda i milioni di precari con contratto a termine ai quali nessuno dice fino all’ultimo giorno se otterranno il rinnovo.
  • Uno stato di perenne agonia che avvelena la vita dei più fortunati, quelli che un lavoro per quel mese ce l’hanno.
  • Poi ci sono i licenziati che stanno peggio ma non certo per le cattive maniere.

Karl Marx e Friedrich Engels, che di operai trattati male un po’ se ne intendevano, avrebbero chiamato “falsa coscienza” l’attitudine ad affrontare il cancro sociale del lavoro che manca con garrule chiose sul galateo del licenziamento. Così non si guarda in faccia il problema dei 6-7 milioni di posti di lavoro che mancano. Il punto è che un bel regalo di Natale per tuo figlio (che interessa ad aziende e commercianti) è dichiarato insostenibile per l’azienda in cui lavori. Invece l’occidente

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