«Ma come non l’hai mai sentito...»

La mia rivoluzione dance nella bibbia degli hipster

Nano Calvo / VWPics via AP Images
Nano Calvo / VWPics via AP Images
  • Avevo 23 anni quando iniziai a lavorare alla bibbia degli hipster: amavo moltissimo quella rivista, ma non ero assolutamente adatta a quel posto
  • L’ambito su cui i miei superiori riuscivano a dare il meglio era quello musicale. Facevano i nomi di band nate il giorno prima con quattro ascoltatori o di generi musicali di singoli quartieri di città del Centro America
  • Questo articolo è parte di FINZIONI – Il mensile culturale di Domani, che si può leggere e scaricare a questo link

Quando iniziai a lavorare nelle redazioni avevo 23 anni ed ero nel posto in cui sognavo di stare. Amavo quella rivista così tanto che quando mi presero pensai subito che fossero scemi. Non ero assolutamente adatta a quel posto, nonostante avessi superato tutti i colloqui, dimostrato di conoscere molto bene la rivista e provato di saper fare il lavoro richiesto, cioè tradurre articoli dall’inglese all’italiano e avere qualche idea per articoli che avrebbe scritto qualcun altro. «Potrebbe scriv

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