- Gilles Lipovetsky non è citato molto frequentemente sui giornali, non è uno storyteller problematico e ombelicale, ma è il teorico più lucido del presente
- Nel suo libro La fiera dell’autenticità (Marsilio) evidenzia una delle contraddizioni del nostro tempo: la richiesta di autenticità è ovunque, ma il concetto è filosoficamente esausto
- Lipovetsky ripercorre la storia dell’autenticità, da Rousseau fino alle spinte libertarie degli anni Sessanta e alla normalizzazione odierna
Gilles Lipovetsky non è citato molto frequentemente sui giornali, non è ospite fisso di manifestazioni culturali, non è uno storyteller problematico e ombelicale, non è un alambicco di mitologie di riscatto più o meno conciliate. Ma è il teorico più lucido del presente. Formazione filosofica secondo la linea francese dal marxismo all’esistenzialismo. Attivista durante la contestazione del ’68. Dal marxismo è pervenuto a una accettazione, critica, del modello capitalista. Non è un ottimista e no



