Filosofo delle cose

Emil Cioran era un nichilista che adorava Dio

  • Finestra sul nulla è un libro scritto ancora nella sua lingua madre, stilisticamente vicino all’immaginario romeno delle lacrime e dei santi, non ancora corrotto dal curaro dell’ironia francese
  • Trecento fogli sciolti conservati e ritrovati alla Bibliothèque littéraire Jacques Doucet, a Parigi, probabilmente redatti nel 1944, in cui Cioran si prende ancora terribilmente sul serio
  • Non si dovrebbe recensire Cioran come un filosofo qualsiasi: così come esiste l’autofiction, Cioran esige un nuovo genere di recensione in cui chi scrive dovrebbe mettersi a nudo.

La scrittura è una consolazione – un alleggerimento temporaneo del proprio dolore – innanzitutto per chi la fa: pochi autori rendono evidente questa affermazione quanto Emil Cioran. Mentre leggiamo Cioran si ha la contezza del sollievo che prova a inanellare i suoi pensieri. Così dovremmo sempre mettere in conto, avendo a che fare con i suoi libri, di questa doppia voluttà medica, i suoi pensieri lo curano e ci curano al tempo stesso (e parte della nostra cura proviene dalla percezione della

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