- Per l’esordiente in attesa di valutazione non c’è mese più crudele di agosto, quando le case editrici abbassano le saracinesche e tutto si predispone alla sospensione scabrosa della vacanza.
- Mentre è impelagato in quei ragionamenti vittimistici, ha però un inaspettato colpo di fortuna: dal portone principale della casa editrice sta uscendo proprio quel dirigente editoriale con cui aveva scambiato qualche mail e qualche telefonata.
- Esordiente e dirigente editoriale cominciano a parlare della storia non scritta dell’editoria, la strana storia dei rifiuti editoriali.
Per l’esordiente in attesa di valutazione non c’è mese più crudele di agosto, quando le case editrici abbassano le saracinesche e tutto si predispone alla sospensione scabrosa della vacanza. Per l’esordiente significa dover pazientare altri 31 giorni, sapere di essere stato rinviato, procrastinato, rimandato per almeno un altro mese. Così, preso dalla consapevolezza di questo disastro imminente, fa un ultimo giro fuori dall’editore che ha in lettura il suo manoscritto ormai da molti mesi, più



