Si è concluso il quarto giorno di votazioni, il primo in cui poteva eleggere il presidente della Repubblica a maggioranza semplice. Si è cominciato a votare alle 11 e lo scrutinio è terminato dopo le 15. Hanno vinto ancora una volta le schede bianche, ma i partiti stanno trattando e, questa mattina, si prevedeva che in giornata si sarebbe trovato il candidato da eleggere al voto di venerdì. Domani segue la giornata con un liveblog costantemente aggiornato.

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20.00 – E anche questa sera il nostro liveblog è terminato. Ci vediamo domani alle 11 per la quinta votazione!


19.40 – Al termine dell’incontro Tajani conferma che Draghi deve restare presidente del Consiglio.


19.15 – Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani ha telefonato a Mario Draghi, scrive il Foglio.


18.36 – Enrico Mentana ha detto poco fa che Matteo Salvini avrebbe parlato con il presidente di Fincantieri, ex ambasciatore ed ex dirigente dei servizi segreti Giampiero Massolo. Lo staff della Lega però precisa: «Nelle ultime ore il segretario Matteo Salvini ha incontrato avvocati e docenti universitari, altre indiscrezioni sono prive di fondamento».


18.16 – Il vertice di centrodestra è stato rinviato alle 21.


17.58 – Maurizio Gasparri di Forza Italia ha detto che non vede fattibile «avere un tecnico a Palazzo Chigi e uno al Quirinale», una frase che esponenti del suo partito hanno espresso diverse volte oggi e che sembra un’implicita bocciatura di Elisabetta Belloni, diplomatica e dirigente del Dis, il coordinamento dell’intelligence, potenziale presidente della Repubblica di cui si è parlato molto negli ultimi giorni.


17.50 – Da qualche minuto è in corso alla Camera un incontro tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini.


17.30 – Alle 18 ci sarà un vertice di grandi elettori di Fratelli d’Italia, prima dell’incontro con il resto del centrodestra alle 19.


17.24 – Retroscena del giornalista del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini sulla fine della candidatura Cassese.


17.12 – Ricordiamo che questa mattina la situazione sembrava ormai risolta e la scelta si era ridotta a tre nomi. Di questi tre non ne sembra rimasto più nessuno. Le quotazioni di Casini sono iniziate a scendere già ieri sera, in mattinata anche Cassese ha perso quota. Rimaneva soltanto Elisabetta Belloni, diplomatica e dirigente del Dis, il coordinamento dell’intelligence italiana. Ma su di lei è stato molto freddo Valentino Valentini, importante esponente di Forza Italia e storico consigliere di Berlusconi. Contemporaneamente sono usciti retroscena anche di area Pd, secondo cui la sua candidatura è stata «congelata». Ma il pomeriggio è ancora lungo e possono ancora esserci sorprese.


17.07 – Salvini pochi minuti fa è sembrato rispondere indirettamente alla domanda che trovate qui sotto. «Se io mi fossi chiuso in conclave con Letta, non avrei incontrato alcune persone di cui ragionerò con Letta – ha detto – Mi chiudo in una stanza quando ho delle proposte, non mi chiudo in una stanza a litigare».


16.51 – La nostra Sonia Ricci, a proposito di questo temuto «ritorno al punto di partenza».


16.46 – Sempre a proposito di Cassese, ecco una frase che aveva già pronunciato lo scorso inverno quando qualcuno gli aveva chiesto cosa pensasse del Quirinale. L’altra risposta che aveva dato era stata che, a chi gli avesse proposto la candidatura, «manderei il mio certificato di nascita». Cassese, infatti, ha 87 anni e l’unico altro presidente eletto a un’età così avanzata è stato Giorgio Napolitano al suo secondo mandato, incarico che però ha mantenuto per soli due anni.


16.40 – La candidatura di Sabino Cassese è finita (sempre che sia mai decollata)? L’ex giudice della Corte costituzionale sta venendo intervistato a RaiNews, un gesto che non farebbe nessun “quirinabile” ancora in corsa.

16.29 – Salvini, comunque, continua a ostentare ottimismo: «Conto nel voto di domani», ha appena detto ai giornalisti.


16.25 – C’è aria di brutte notizie per chi sperava che domani fosse il giorno chiave. Con la candidatura di Pierferdinando Casini di fatto bocciata tanto da una parte del centrodestra quando da alcuni esponenti di centrosinistra, si comincia a parlare di «ritorno al punto di partenza» nelle trattative.


16.07 – Il riassunto del quarto scrutinio nel grafico del nostro Filippo Teoldi.
 


16.00 – Domani si voterà di nuovo alle 11, ma, salvo cambiamenti dell’ultimo momento, non ci sarà una doppia votazione, come chiesto da numerosi parlamentari nelle ultime ore.


15.45 – Eccoci ritornati. In questi minuti si commentano molto i 166 voti ottenuti da Mattarella, record di questi giorni. La ragione di questo risultato? Sono le divisioni dentro il Movimento 5 stelle, come ha scritto la nostra Lisa Di Giuseppe.


15.15 – Terminato lo scrutinio una breve pausa per noi prima di tornare a raccontarvi come proseguono le trattative tra i partiti. Molti sono ottimisti e si aspettano l’accordo su un nome in serata.


15.01 – Scrutinio terminato ora, tra poco la proclamazione dei risultati. Vincono ancora le schede bianche, ma nel record di voti per Mattarella si nascondono segnali preoccupanti per i leader del centrosinistra e quelli del Movimento 5 stelle in particolare.


14.56 – Ieri Mattarella aveva raccolto 125 voti. Oggi è già salito a 166 e lo spoglio deve ancora finire.


14.54 – Ricordiamo che il centrodestra si è astenuto in blocco e ci sono quindi 433 astenuti (il centrodestra ha circa 450 voti in tutto, ma non sappiamo quanti sono assenti giustificati).


14.52 – Qui trovate un profilo essenziale del magistrato votato da ex grillini e da una parte dei dissidenti del Movimento 5 stelle.


14.39 – Una trentina di voti per il magistrato Nino Di Matteo, scelto dal gruppo Alternativa al posto di un altro magistrato, Paolo Maddalena, che hanno votato per i primi tre giorni.


14.33 – Un terzo dei voti per Mattarella in questo momento.


14.29 – Appena iniziato lo spoglio e già parecchi voti per Mattarella. Lisa Di Giuseppe spiega chi è che sta votando per lui.


14.17 – Votazioni quasi terminate, tra poco dovrebbe iniziare lo spoglio.


14.07 – Luigi Di Maio sull’ipotesi Belloni, direttrice del coordinamento dell’intelligence Dis: «Con Elisabetta Belloni ci ho lavorato assieme, è un profilo alto ma non giochiamo a bruciare nomi e soprattutto non spacchiamo la maggioranza di governo». Non benissimo per lei. 


14.05 – Una prima pagina di quasi dieci anni fa che potrebbe andare bene (quasi) anche oggi.


13.49 – Mentre Lega e centrosinistra sembrano vicini a un accordo su un nome dal profilo «istituzionale» e super partes, voci dalla coalizione di centrodestra vanno invece in direzione opposta. Luca Ciriani, capogruppo in Senato di Fratelli d’Italia, chiede che la coalizione presenti candidati «di centrodestra».


13.40 – Seduta sospesa per alcuni minuti.


13.15 – Secondo le agenzie, i grandi elettori del Movimento 5 stelle avrebbero ricevuto indicazione di votare scheda bianca, ma con il permesso di esprimersi secondo libertà di coscienza (molti di loro stanno votando Mattarella da un paio di giorni). Un’indicazione piuttosto insolita: normalmente i capi partito cercano di controllare il voto dei loro grandi elettori, come ha fatto Salvini questa mattina.


13.09 – La nostra Giovanna Faggionato sull’estesa rete di conoscenze e amicizie dell’ex giudice costituzionale Sabino Cassese, spuntato a sorpresa ieri pomeriggio nella corsa al Quirinale.


13.05 – Chi ha detto che destra e sinistra non esistono più?


12.57 – Telefonata tra Draghi e Berlusconi, senza assolutamente alcun contenuto politico.


12.50 – Secondo le voci degli ultimi minuti, il centrodestra si sarebbe accordato per presentare al centrosinistra «nomi di alto profilo istituzionale». Secondo gli esperti, questo significa figure come l’ex giudice della Corte costituzionale Sabino Cassese.


12.40 – Dalla Camera ci arriva il consueto aggiornamento della nostra Giulia Merlo.

La giornata si apre ancora all’insegna dell’astensione, sia nel centrosinistra che nel centrodestra. In Transatlantico i due fronti opposti si sintetizzano su due nomi: Mario Draghi e Pierferdinando Casini.

Un deputato di centrodestra riassume così lo stallo: «A destra non troviamo l’accordo a proporre Casini perché non piace a Berlusconi; a sinistra non trovano quello su Draghi perché non convince Conte. In entrambi i mondi si troverebbe consenso per entrambi i candidati ma nessuno si fida a forzare la sua coalizione».

Una lettura, questa, confermata da Italia Viva, secondo cui «per noi ieri si poteva chiudere su Casini, ma non c'è stato lo spazio per l’accordo». Risultato: oggi Casini rimarrà in gioco e la sua candidatura potrebbe sparire solo se venisse depennata dai vertici, non dal risultato dell’urna. Tutti i parlamentari, però, sono convinti che si sia già fuori tempo massimo con l’astensione: oltre il quarto scrutinio non si può proprio andare e domani bisognerà scrivere un nome.


12.30 – La senatrice a vita Liliana Segre questa mattina durante le commemorazioni per il Giorno della memoria al ghetto di Roma, poco prima di recarsi alla Camera per votare.

(Cristiano Minichiello / AGF)

12.14 – Il giornalista di SkyTg24 Marco Di Fonzo dice che nelle aree comuni della Camera quello di Belloni è il nome sulla bocca di tutti.


12.08 – Ritorna anche un altro nome che era circolato diversi giorni fa. Come abbiamo scritto questa mattina, si tratta della direttrice del coordinamento dell’intelligence, il Dis, Elisabetta Belloni. Ecco come racconta il suo “ritorno” il nostro Alessandro Banfi.

«Il Corriere della Sera rilancia l’ipotesi di Elisabetta Belloni: la inserisce nei “tre nomi” su cui si starebbero orientando le simpatie dei leader insieme a Pier Ferdinando Casini e a Mario Draghi».


11.58 – La nostra Sonia Ricci analizza la strategia del centrodestra, che oggi ha deciso di astenersi invece che votare scheda bianca.

«L’astensione, quindi, permetterà al centrodestra di evitare di contarsi, ovvero di mostrare pubblicamente chi segue la linea del gruppo (nei giorni scorsi è stata data l’indicazione di scheda bianca) e chi invece preferisce andare per la sua strada, svilendo il ruolo di leader che Matteo Salvini cerca di ritagliarsi ormai da giorni».


11.45 – Nello scrutinio di questo pomeriggio comparirà probabilmente un nuovo nome.


11.30 – Il nuovo arrivato nella corsa al Quirinale è Sabino Cassese, 87enne ex giudice della Corte Costituzionale che, secondo il Foglio, Salvini è andato a incontrare ieri nel tardo pomeriggio (incontro poi smentito). Qui trovate il profilo che gli abbiamo dedicato.


11.13 – Le agenzie riportano che Giorgia Meloni non è contenta della scelta di astenersi al voto di Oggi. Non c’è da stupirsi visto com’è andata ieri (benissimo per lei, male per Salvini).


11.07 – Iniziato il quarto scrutinio. La soglia oggi è fissata a 505 voti per la prima volta. Il centrodestra si asterrà, mentre il centrosinistra voterà scheda bianca.


10.05 – Per intendersi, Le Chou è il Lercio belga.


11.00 – La ragione della modalità di voto, anzi: di astensione, decisa dal centrodestra è abbastanza semplice: Salvini non vuole fare la fine di ieri, con il voto segreto utilizzato per inviare messaggi trasversali, che finiscono con il colpire la sua strategia.


10.56 – Ecco la strategia del centrodestra per oggi.


10.50 – Nuovo incontro di centrodestra annunciato per stasera alle 19. Nel frattempo la coalizione ha annunciato che si asterrà al voto di oggi.


10.17 – Un breve video dall’incontro dei leader del centrosinistra.


10.07 – In questi minuti i leader di Pd, Movimento 5 stelle e Leu dovrebbe vedersi per concordare la strategia di oggi. Con ogni probabilità annunceranno la scheda bianca per la votazione della giornata.


Il punto alle 10

Quasi sicuramente non ci sarà una soluzione già oggi. I partiti stanno ancora trattando, ma da ieri sera sembra che un accordo sia molto vicino e si parla di domani come giorno decisivo. Il protagonista di questi giorni è stato il centrodestra che prima ha presentato una rosa di tre candidati, Letizia Moratti, Carlo Nordio e Marcello Pera, immediatamente bocciati dal centrosinistra. A quel punto Salvini ha tentato di forzare la mano con la presidente del Senato Casellati, ma è stato bloccato dal Pd e dalla sua stessa coalizione. Arriviamo così alla notte tra ieri e oggi, con le trattative di nuovo aperte su un nome nuovo, maggiormente condiviso rispetto a quelli bocciati fino a questo momento. Sarà la volta buona?


9.43 – Dicevamo che Casini sembra un candidato abbastanza forte. Ma Salvini ha commentato così il suo nome stamattina: «È stato eletto col Pd», un commento poco propizio per l’ex presidente della Camera. Le sue possibilità probabilmente appaiano più forti di quelle che sono.


9.40 – I nomi di cui si parla di più questa mattina: l’ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, molto forte ieri sera ma azzoppato dal veto del Movimento 5 stelle, l’ex giudice della Corte costituzionale Sabino Cassese, tirato fuori a sorpresa da Salvini ieri sera, ed Elisabetta Belloni, ambasciatrice a capo dell’intelligence e proposta alcuni giorni fa dall’area vicino  Forza Italia.


9.35 – È in corso la riunione tra i leader del centrodestra. Alle 10, invece, ci sarà un incontro tra grandi elettori di Forza Italia.


9.30 – Benvenuti al liveblog di Domani, cominciamo!

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