Nelle prime ore di martedì 10 giugno, nella capitale si sono sentite diverse esplosioni, mentre nella città portuale nel sud dell’Ucraina sono state danneggiate strutture mediche, tra cui un ospedale pediatrico
La Russia ha colpito Kiev e Odessa con attacchi massicci nella prime ore di martedì 10 giugno, con centinaia di droni e missili balistici. Secondo le autorità locali della capitale ucraina nella capitale sono state ferite almeno quattro persone, uno in più rispetto al conteggio precedente, mentre nella città che affaccia sul mar Nero – in base a quanto riporta il Kyiv Independent – sono stati uccisi due uomini e ci sono almeno altri quattro feriti. Inoltre, un’altra persona è rimasta sotto shock durante l’attacco a Odessa.
Nella città portuale del sud dell’Ucraina sono state danneggiate strutture mediche, tra cui un ospedale pediatrico. Nella capitale si sono sentiti diverse esplosioni: nel distretto di Shevchenkivskyi, ha spiegato il sindaco Vitali Klitschko, alcune macchine sono andate a fuoco e i detriti dei droni intercettati sono caduti sul terreno di una scuola nel distretto di Obolonskyi.
Alle 3.10 ora locale, Tymur Tkachenko, capo dell’Amministrazione militare della città, ha fatto sapere che «un edificio residenziale è in fiamme nel quartiere di Shevchenkivskyi. Una donna è ferita e viene medicata». Tkachenko, dopo una delle notti più complicate per l’Ucraina dall’inizio dell’invasione russa su larga scale, ha ricordato come «oggi, più che mai, è necessario essere uniti... Questa notte è stata difficile, ma grazie all’incredibile lavoro delle Forze di Difesa, siamo riusciti a ridurre al minimo le vittime», sottolineando come si avvicini «un giorno difficile. Forse non uno. Ci vorrà del tempo per eliminare le conseguenze».
«Un drone si è schiantato nel quartiere Desnyanskyi della capitale. I soccorsi si stanno recando sul posto. Chiamati i soccorsi nei quartieri di Darnytskyi, Shevchenkivskyi e Obolonskyi. Le squadre sono in arrivo. Un gran numero di droni sta ancora entrando nella capitale. Restate nei rifugi!». Così il sindaco di Kiev Klitschko ha avvertito i cittadini di mettersi al riparo.
«Diversi droni nemici – ha poi aggiunto – si stanno avvicinando al centro della capitale. Restate al riparo! I medici sono stati chiamati nel distretto di Podilskyi. Restate nei rifugi!», ha insistito, perché «il massiccio attacco alla capitale continua».
Sono giorni di attacchi massicci messi in campo da Mosca come vendetta per l’attacco dei servizi segreti ucraini (Sbu) che ha distrutto decine di aerei russi e il ponte-simbolo di Kerch, che collega la penisola di Crimea, annessa dalla Russia nel 2014, alla terraferma, e che da tre anni obiettivo numero uno per Kiev.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha chiesto che «la risposta» agli attacchi russi «non sia il silenzio del mondo, ma un'azione concreta. I missili russi e gli attacchi Shahed soffocano gli sforzi degli Stati Uniti e di altri Paesi in tutto il mondo per costringere la Russia alla pace. Per l'ennesima notte, invece di un cessate il fuoco, ci sono stati attacchi massicci con droni Shahed, missili da crociera e balistici», ha scritto Zelensky, riferendo che «in totale la Russia ha utilizzato 315 droni nell'attacco, di cui 250 Shahed, e 7 missili, 2 dei quali balistici di fabbricazione nordcoreana».
Nato
Il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in un discorso tenuto lunedì a Londra, dopo l’incontro con il premier britannico Keir Starmer, ha fatto sapere che la Russia potrebbe attaccare l’Alleanza atlantica entro cinque anni. Per questo, per contenere la minaccia, ha detto Rutte, la Nato ha bisogno di «un salto di qualità nella nostra difesa collettiva» e che i leader concordino di aumentare la spesa militare al 5 per cento del Pil.
«Il pericolo non scomparirà nemmeno quando la guerra in Ucraina finirà», ha aggiunto Rutte, perché – riporta il Guardian – si dice convinto che il Cremlino non si smilitarizzerà nemmeno se accettasse un cessate il fuoco e, in seguito, la pace con Kiev. E perché, ha spiegato, «il presidente Putin non si comporta come qualcuno interessato alla pace. La Russia continua a colpire obiettivi civili in Ucraina giorno dopo giorno, notte dopo notte. Questa è violenza fine a se stessa».
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