Il titolo che gli si addiceva era proprio quello di senatore. Non come sono di solito i senatori di ceppo siciliano, cioè propriamente indigeno, piccolini di statura, con gli occhi un po’ gonfi di sonno, pallidi e trafelati dall’ansia di amministrare il proprio feudo elettorale. Verzotto non aveva più bisogno di contare i voti e difenderseli