Care lettrici, cari lettori

questo 2024 si apre con molto dibattito e polemiche nel settore giustizia. In particolare, la commissione Giustizia del Senato sta esaminando il ddl Nordio che prevede l’abrogazione dell’abuso d’ufficio. Su questo trovate un approfondimento in newsletter.

Ricomincia anche il lavoro del Csm, con nuove nomine e anche l’indizione di una conferenza stampa, in attesa del 25 gennaio quando verrà inaugurato l’anno giudiziario in Cassazione.

Sul fronte dei commenti, invece, trova spazio la riflessione del professore di Procedura penale Glauco Giostra a margine della conferenza stampa di Giorgia Meloni della settimana scorsa e sempre sul tema della legge che vieta la pubblicazione delle ordinanze di custodia cautelare.

Visto il perdurare della polemica sulla questione delle esternazioni del consigliere della Corte dei Conti, Marcello Degni, su questo ritorna la giurista Vitalba Azzollini, che le considera un danno all’onore della magistratura contabile.

Infine, l’avvocato Guido Stampanoni Bassi, avvocato e direttore della rivista Giurisprudenza Penale, interviene sul ruolo della vittima nel processo penale e gli effetti di inserirlo in Costituzione.

Abuso d’ufficio

La commissione Giustizia del Senato ha approvato il cosiddetto ddl Nordio, il disegno di legge di iniziativa del governo che contiene l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio.

La relatrice è la stessa presidente della commissione, la leghista Giulia Bongiorno. La maggioranza, con Italia Viva, ha approvato il testo e bocciato tutti gli emendamenti delle opposizioni.

L’obiettivo del ministro è quello di arrivare il prima possibile all’approvazione del primo vero pacchetto di norme da lui presentate e che erano state approvate dal consiglio dei ministri nel giugno 2023.

Contro la norma che abroga l’abuso d’ufficio era intervenuta la moral suasion del Quirinale e ora anche il portavoce della Commissione europea, tuttavia il governo è deciso ad andare avanti. Qui un approfondimento su cosa prevede il testo e sui rischi.

Sul tema è utile rileggere due interviste: una al procuratore aggiunto di Roma, Paolo Ielo e l’altra all’ex consigliere del Csm, Sebastiano Ardita.

Cosa prevede il ddl Nordio

Il disegno di legge di Nordio è stato approvato all’unanimità in cdm e ora andrà alle camere, dove potrà essere modificato. Si compone di otto articoli, qui la sintesi:

- Abrogazione dell’abuso d’ufficio (Art.323 cp)

- Il traffico di influenze illecite si circoscrive e la pena aumenta a un anno e 6 mesi. Sarà punito chi “sfruttando intenzionalmente relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti di cui all’articolo 322-bis, indebitamente fa dare o promettere, a sé o ad altri, denaro o altra utilità economica, per remunerare un pubblico ufficiale o un incaricato di un pubblico servizio o uno degli altri soggetti, “in relazione all’esercizio delle sue funzioni, ovvero per realizzare un’altra mediazione illecita”. Depenalizzate le relazioni “millantate” e le utilità non economiche, come i favori o i benefici.

- Intercettazioni: divieto della pubblicazione anche parziale di intercettazioni se il contenuto “non è riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento”. Il pubblico ministero dovrà dare indicazioni e vigilare affinchè nei verbali non siano presenti intercettazioni relative a “soggetti diversi dalle parti”. Non dovranno essere indicati “i dati personali dei soggetti diversi dalle parti, salvo che ciò sia indispensabile per la compiuta esposizione”.

- Limiti all’appello del pm: diventano inappellabili le sentenze di proscioglimento per reati ex art. 550 cpp, ovvero quelli di citazione diretta a giudizio e reati di contenuta gravità. (Ipotesi di incostituzionalità, vista la sentenza sulla legge Pecorella del 2006).

- Avviso di garanzia, con “descrizione sommaria del fatto, comprensiva di data e luogo di commissione del reato”.

- Custodia cautelare: il collegio per i procedimenti cautelari sarà composto da 3 giudici (entra in vigore tra due anni per attendere le assunzioni); contraddittorio preventivo con interrogatorio del soggetto e notifica almeno cinque giorni prima (salvi i casi di urgenza); discovery anticipata, con il pm che richiede la misura cautelare obbligato a depositare tutti gli atti per un accesso dell’indagato.

- Concorsi: si velocizzano i tempi del concorso e si aumenta l’organico di 250 unità per funzioni giudicanti di primo grado.

- Giudici popolari nelle corti d’assise: il requisito dell’età non superiore ai 65 anni deve essere riferito esclusivamente al momento” in cui il giudice popolare viene chiamato a prestare servizio nel collegio.

I test psico-attitudinali per le toghe

La Commissione Giustizia del Senato ha incardinato l'esame dei decreti attuativi della riforma Cartabia e il relatore Pierantonio Zanettin (FI) e la presidente della Commissione Giulia Bongiorno (Lega) si sono detti a favore dell'inserimento nei decreti della norma che introduce i test attitudinali per i magistrati. 

Le esternazioni dei magistrati

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha risposto a una serie di interrogazioni al Senato, in cui ha anticipato alcuni futuri passi del suo ministero. Sulla giustizia penale e le esternazioni dei magistrati, al centro di polemiche negli ultimi mesi, ha detto che «stiamo valutando anche degli interventi legislativi, perché hanno raggiunto livelli di intollerabile denigrazione dell'intero corpo della magistratura alcune esternazioni, sulle quali io ovviamente non mi pronuncio, ma si stanno già pronunciando gli organismi competenti. Credo che sia il minimo del buon senso ribadire il concetto quasi banale che i magistrati non solo devono essere imparziali, ma devono anche apparire tali».

La strage di Erba

A 17 anni dai fatti e 13 dalla condanna definitiva all’ergastolo per i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi per gli omicidi di Raffaella Castagna, il figlio Youssef di soli due anni, la nonna del piccolo Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, la corte d’appello di Brescia ha fissato l’udienza per la richiesta di revisione del processo a loro carico.

La decisione ora spetta alla corte d’appello di Brescia, che ha fissato la prima udienza e quindi non ha ritenuto che la richiesta fosse manifestamente infondata e quindi da dichiarare inammissibile d’ufficio.

Ora, dunque, si svolgerà la prima udienza davanti ai nuovi giudici d’appello. In quella sede si deciderà se ridiscutere alcune parti del processo alla luce delle nuove prove portate da Tarfusser e dai due coniugi. I giudici d’appello avranno davanti due strade: accogliere la richiesta di revisione e quindi prosciogliere i due coniugi oppure rigettarla e condannarli alle spese processuali.

Parallelamente all’udienza di revisione a Brescia, al Csm si svolgerà anche il procedimento disciplinare a carico di Tarfusser, fissato per l’8 febbraio.

Infatti, nei confronti di Tarfusser è stato aperto un procedimento disciplinare su segnalazione al Csm della procuratrice generale di Milano Francesca Nanni. Il disciplinare dovrà valutare le modalità con cui Tarfusser ha proposto la revisione del processo sulla strage perché, secondo Nanni, il sostituto ha «violato i doveri di correttezza, riserbo ed equilibrio» e non si sarebbe attenuto al «documento organizzativo dell'ufficio». Inoltre, avrebbe tenuto senza alcuna delega contatti con i difensori degli imputati, ricevendo da loro consulenze scientifiche sulle asserite nuove prove. Qui un approfondimento sul caso.

Il Consiglio di Stato annulla il trasferimento del pm Mescolini

La settima sezione del Consiglio di stato, riformando la decisione del Tar, ha annullato il provvedimento del Consiglio superiore della magistratura del febbraio 2021 sul trasferimento d’ufficio per incompatibilità ambientale del procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Marco Mescolini.

La sentenza ha rilevato l’insufficienza della motivazione del provvedimento, non risultando verificati l’effettiva perdita di fiducia nei confronti dell’operato del procuratore o un appannamento della sua immagine sull’intero territorio regionale.

Una colpo di scena che riporta al centro una gestione del caso da molti ritenuta anomala.

La sentenza distingue la cacciata da procuratore dall’allontanamento dalla regione. La prima è priva di motivazione per assenza di attività istruttoria, la seconda è illegittima, cioè contro la legge.

Il dato, quindi, è che sul secondo punto le conseguenze potrebbero essere immediate. Quindi non è escluso che Mescolini possa tornare in Emilia Romagna. La partita, invece, della procura di Reggio Emilia è tutta un’altra storia che verrà affrontata nuovamente dal Csm.

Archiviata l’indagine sul caso Apostolico

La procura di Catania ha chiuso l’inchiesta aperta tre mesi fa sulla provenienza del video che ritraeva la magistrata Iolanda Apostolico sul molo di Catania a una manifestazione pro migranti.

Secondo gli esiti dell’indagine, il video condiviso da Matteo Salvini non proviene dagli archivi di una forza di polizia ma lo girò, con il suo cellulare, un carabiniere in servizio quel giorno e poi lo diffuse in una chat di amici legati al deputato leghista catanese Antonio Carrà, si legge su Repubblica.

Di qui l’archiviazione, perchè il fatto non costituisce reato visto che non si tratta di immagini prelevate da archivi delle forze dell'ordine.

L’avvocatura contro le toghe fuori ruolo

L’avvocatura istituzionale con il Cnf e specialistica con le Camere penali si è espressa contro l’atto del governo che dà applicazione alla legge delega sui magistrati fuori ruolo. I fuori ruolo, infatti, verranno ridotti di solo 20 unità, passando da 200 a 180, senza però che questi numeri tengano in considerazione anche i magistrati esonerati dalle funzioni giudiziarie e quelli nominati nelle commissioni esaminatrici del concorso in magistratura.

«È chiaro che il decreto delegato non possa essere approvato in questi termini», ha detto il presidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Greco, nel corso dell'audizione davanti alla commissione Giustizia della Camera. Tra le molte osservazioni, una in particolare: «L'atto del governo fa riferimento anche alla possibilità per un magistrato di assumere incarichi fuori ruolo in casi di 'acquisizione di competenze utili all'amministrazione'. Non si comprende quali siano gli interessi dell'amministrazione e in generale i casi in cui il Csm reputa idonei gli incarichi fuori ruolo. È una norma che, così come è scritta, allarga a dismisura le possibilità e vanifichi il mandato del Parlamento con la legge delega».

Dello stesso avviso i penalisti, secondo il cui presidente Francesco Petrelli l’intervento sui numeri non ha «alcuna consistenza».

Secondo il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, le cose non stanno così: «La riduzione del numero dei 'fuori ruolo' per i magistrati ordinari è fortemente significativa», perchè «è nell'ordine del 25%, sull'organico di fatto, e forse anche più se si considera il numero massimo dei collocamenti fuori ruolo che oggi la legge del 2008 consente almeno 60 unità oltre le 200 di cui alla provvista».

La conferenza stampa del Csm

Giovedì 18 gennaio alle ore 12 il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Fabio Pinelli e i Consiglieri illustreranno per la prima volta, nel corso di una conferenza stampa, le attività svolte dal Consiglio nel primo anno dall’insediamento. Sarà l’occasione per presentare la 'Relazione annuale', che racchiude il bilancio del lavoro svolto dalle dieci Commissioni del CSM nel 2023, i risultati raggiunti sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, nonché gli obiettivi programmatici dell’azione futura.

A Trapani la mostra su Livatino

Nell’aula bunker Falcone di Trapani è stata inaugurata la mostra "Sub tutela Dei", dedicata al magistrato agrigentino Rosario Livatino ucciso dalla mafia il 21 settembre del 1990 e proclamato beato da Papa Francesco il 9 maggio 2021.

Presentata per la prima volta al meeting di Rimini, dall'agosto 2022, la mostra itinerante ed e' gia' stata ospitata nei tribunali di diverse città d'Italia. Approdata a Trapani grazie al contributo della Libera Associazione Forense, della sezione locale dell'Anm, dell'Ordine degli Avvocati di Trapani e del Centro Culturale Cinque Torri, l'esposizione si compone di oltre venticinque "pannelli" dedicati: alla formazione ed al contesto in cui Livatino è vissuto, connotato dall'imperversare di una diffusa e feroce criminalità a cavallo tra gli anni '80 e '90, al suo lavoro come magistrato presso la Procura di Agrigento prima e presso il Tribunale penale poi; alla sua morte. A guidare i visitatori lungo il percorso espositivo sono avvocati e magistrati che si sono offerti come guide-volontarie.

Nomine al Csm

Fabio Roia è il nuovo presidente del tribunale di Milano. Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha votato a larghissima maggioranza la proposta e si è registrata una sola astensione, quella del togato Andrea Mirenda.

Mirenda ha spiegato così la sua astensione: «Ritengo più idonei i candidati Di Rosa e Barbuto, sia perché in possesso di titoli superiori al concorrente nominato, alla luce del testo unico sulla Dirigenza, sia per l'ottimo esito della loro audizione in commissione. La sorprendente revoca della loro domanda, solo successiva all'istruttoria, mi ha indotto ad astenermi».

Il plenum del Consiglio ha anche votato all'unanimità quattro nuovi presidenti di sezione, del settore penale, della Cassazione: Andrea Pellegrino, Rossella Catena, Giuseppe De Marzo e il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia. 

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