È Isabel Allende che questa settimana combatte, e batte, il generale: entrando in classifica direttamente al primo posto. Con il suo nuovo romanzo, Il vento conosce il mio nome, per Feltrinelli. Un editore piuttosto attivo in questo avvio di stagione. Con nuovi marchi come Feltrinelli Gramma, con il rilancio di Sem, con le feste a Milano per la autobiografia di Werner Herzog, il regista tedesco di Fitzcarraldo, Ognuno per sé e Dio contro tutti, e per la biografia di Inge, Ingemaus, che racconta la gioventù di Inge Schönthal: Gottinga, il nazismo, i viaggi da fotoreporter, gli incontri famosi da Picasso a Hemingway. La storia di una ragazza alla ricerca della sua strada, fino al fatidico incrocio con l’editore Giangiacomo Feltrinelli. 

E con una originale campagna di comunicazione sul proprio brand che celebra la lettura e si impegna a promuovere un mondo fatto di libri. Un mondo complicato da un presente sempre più complesso e mutevole, che ci interroga e necessita sempre di più della consapevolezza che deriva dalla lettura dei libri. In attesa dell’uscita di Abel, il western metafisico di Alessandro Baricco. Il 7 novembre.

Il nuovo romanzo di Allende

AP

Isabel Allende è nata a Lima, in Perù, nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e poi negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo, La casa degli spiriti del 1982 si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea in lingua spagnola. 

Il vento conosce il mio nome ha due set, due tempi, due personaggi. Intrecciando passato e presente, racconta la fuga dalla tragedia del nazismo in Austria e quella dalla violenza nel Salvador, tra amore, sradicamento e speranza.

Vienna, 1938. Samuel Adler è un bambino ebreo di sei anni il cui padre scompare durante la Notte dei cristalli, quando la sua famiglia perde tutto. La madre, per salvarlo, lo mette su un treno che lo porterà dall’Austria all’Inghilterra. Per Samuel inizia così una nuova fase della sua lunga vita, sempre accompagnato dal suo fedele violino e dal peso dell’incertezza e della solitudine.

Arizona, 2019. Anita Díaz, sette anni, sale su un altro treno con sua madre per sfuggire a un pericolo imminente nel Salvador e cercare rifugio negli Stati Uniti. Ma il loro arrivo coincide con la nuova politica di separazione famigliare e Anita si ritrova sola e spaventata in un centro di accoglienza a Nogales.

Ragazze d’altri tempi e no

Alle spalle incalzano il generale La ragazza d’altri tempi, il rosa antico di Felicia Kingsley da Newton Compton, e la ragazza dei tempi nostri con la sua versione, quella di Giorgia Meloni, da Rizzoli, la lady di ferro intervistata da Alessandro Sallusti. Dopo un anno di governo Meloni auspica «che gli italiani vedano un governo che, per carità, ha i suoi limiti e difficoltà, magari fa perfino degli errori. Ma ce la mette tutta, in buona fede, con umiltà e amore. Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare. Che non guarda in faccia a nessuno, che non intende fregarti, che ha il coraggio di dirti anche quello che non si può fare in un dato momento o contesto». Bene. Ma Lollobrigida, e Arianna? Amici no, parenti pare di sì.

New entry di saggistica e narrativa

Interessanti le new entry della saggistica di nuovo conio a inseguire i due libri destri cha la guidano. Il primo libro di Cecilia Sala, giovane giornalista del Foglio e autrice e voce del podcast Stories che con L’incendio, Mondadori Strade blu, ci racconta in presa diretta i suoi coetanei, seguiti tra le feste e le bombe in un reportage su una generazione, la sua, tra Iran, Ucraina e Afghanistan.

Il monumentale ritratto Elon Musk di Walter Isaacson, una miniera per tutti i vostri amici nerd. Ottocento pagine da Mondadori sul visionario e controverso innovatore che ha infranto le regole e portato il mondo in un’era di veicoli elettrici, missioni spaziali private, intelligenza artificiale e social network; ha anche acquistato Twitter facendolo diventare X.

Due romanzi, infine, notevolissimi, che inaugurano la ripresa letteraria e che è proibito non leggere. La casa del mago di Emanuele Trevi, Ponte alle Grazie, e La verità e la biro di Tiziano Scarpa, appena uscito da Einaudi.

© Riproduzione riservata