- Valerio Evangelisti è scomparso in primavera all'età di 69 anni, lasciando a molti di noi lettori, magari ex-lettori, la curiosità di rituffarsi nella sua opera.
- L'intera storia della modernità, dai fermenti ereticali del basso Medioevo fino alle lotte operaie della civiltà industriale, appaiono nei suoi romanzi come manifestazioni di una dialettica tra forze contrastanti.
- L’ambiguità attorno al personaggio dell’inquisitore Eymerich è anche la sua forza, ma se c’è una cosa sulla quale Evangelisti non è ambiguo è l’appoggio incondizionato alle donne e agli uomini che combattono per la libertà.
Non credo di essere l’unico che sta dedicando l’estate a leggere o rileggere l’opera di Valerio Evangelisti. Il romanziere italiano è scomparso in primavera all’età di 69 anni, lasciando a molti di noi lettori, magari ex-lettori, sia la curiosità di rituffarsi nella sua opera che la spiacevole sensazione di non essere ancora stati all’altezza nel celebrarlo. Ovvero non come uno dei tanti scrittori italiani degli ultimi trent’anni ma come uno dei più grandi, uno dei pochi che rimarrà, uno dei po



