- L’Italia ha dimenticato un pezzo del Giorno della memoria: gli oppositori politici, la grande maggioranza delle vittime italiane nei lager nazisti, non trovano spazio nella narrazione pubblica
- Alle università non interessa come tema di ricerca e nei loro discorsi i poltici non fanno quasi mai cenno agli antifascisti che hanno perso la vita nei campi di concentramento
- Il motivo è che parte consistente destra ha preso le distanze veramente da Mussolini solo sull’orrore delle leggi razziali, ma fatica a condannare integralemente la dittatura fascista
Arriva il Giorno della memoria e già si alza il coro: non bisogna dimenticare! E invece si è già dimenticato da un pezzo. Gli oppositori politici, che costituivano la grande maggioranza delle vittime italiane dei lager nazisti, infatti, non trovano spazio alcuno nella narrazione pubblica: sono già dimenticati, anche dalle più alte cariche dello stato, che in occasione del 27 gennaio riservano la loro attenzione esclusivamente alla Shoah, lo sterminio degli ebrei. I numeri Per capirci, c



