La deriva della destra, fra ansia di nomine e provvedimenti che privilegiano la competizione imprenditoriale e l’identitarismo rispetto alla collaborazione e al dialogo culturale. La preoccupazione per la mostra su Gramsci annunciata dal ministro Sangiuliano
La nomina del nuovo direttore del Teatro di Roma è solo l’ultimo caso, forse uno dei più clamorosi per metodi e modalità, della progressiva occupazione delle cariche dirigenziali del mondo culturale da parte della destra al governo. Dal MAXXI alla Biennale di Venezia, dal Cepell (il Centro per il libro e per la lettura) al Piccolo di Milano, sono numerosi i casi in cui, nel nome della “liberazione della cultura”, il governo ha imposto nomi e profili vicini culturalmente e politicamente. Una nuov



