- La linea equivocabile del partito è stata tracciata fin dall’inizio della crisi sanitaria: dall’avvio della campagna vaccinale, passando per le critiche all’Ema e l’Aifa, fino all’introduzione del green pass.
- La contraddizione di fondo pervade anche gli eletti in parlamento. La maggioranza dei deputati e senatori di FdI è pro vaccino. C’è poi «una piccola minoranza» che cavalca le linee di difesa del micro mondo anti su tutto.
- Un sottofondo di equivocità utilizzato come strumento politico, tradotto in posizioni che strizzano l’occhio a quella rumorosa minoranza che con i più variegati toni accusa uno stato di dittatura sanitaria.
Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, fin dall’inizio della pandemia si è detta favorevole ai vaccini: «Non sono no vax, sono contro l’obbligo vaccinale». Martedì Lucio Malan, ex berlusconiano, ora senatore Fratelli d’Italia ha chiesto che il Senato, dove si discute del decreto super green pass, ascoltasse Giorgio Agamben e Alberto Donzelli. Agamben, che non avrebbe bisogno di presentazioni, è un filosofo che insieme al collega Massimo Cacciari è diventato in breve tempo una delle più



