Quando sono state scrutinate tutte le 91 sezioni, con il 40,35 per cento dei voti è Alleanza verdi e sinistra la lista più votata tra i fuorisede. Un voto – quello degli studenti che per la prima volta hanno potuto votare lontani da casa – che guarda a sinistra e premia la formazione di Fratoianni e Bonelli che, a livello nazionale, ha conquistato il 6,86 per cento ed è riuscita a far eleggere Ilaria Salis. Sul secondo gradino del podio il Partito democratico con il 26,6, seguito da Azione al 10,21 per cento. Movimento 5 stelle e Stati Uniti d’Europa rispettivamente al 7,84 e al 7,64 per cento, con la formazione di Bonino e Renzi tra gli studenti supera il proprio risultato nazionale.

Staccata di gran lunga la coalizione di centrodestra. Fratelli d’Italia si è fermata al 3,37 per cento, circa 25 punti percentuali in meno rispetto al risultato nazionale. Male la Lega, scelta solo da un fuorisede su 200 (0,53 per cento, 93 voti totali), mentre Forza Italia ha raggiunto il 2,33 per cento.

Quanti fuorisede hanno votato

In queste elezioni europee per la prima i fuorisede hanno potuto votare nel comune capoluogo della regione in cui studiano, dove sono stati predisposti seggi ad hoc da cui sono uscite geometrie elettorali molto diverse da quelle nazionali. A livello numerico ci si aspettava sicuramente di più

In base ai dati diffusi dal ministero dell’Interno lo scorso 28 maggio, sono stati 23.734 – il 4 per cento del totale – gli studenti che hanno chiesto di votare lontani dal proprio comune di residenza. E tra i 21.699 ammessi al voto, in 17.561 si sono recati effettivamente alle urne (l’80,93 per cento).

A pesare sono state anche le modalità in cui è stata organizzata questa prima volta sperimentale, perché nove studenti su dieci che hanno chiesto di votare lontani da casa si sono comunque dovuti spostare nel capoluogo della regione in cui studiano. Come prevedibile, la maggior parte delle richieste è arrivata da studenti residenti al sud, ma che studiano nelle università del nord-Italia.

Il voto degli under 30

Se i fuori sede hanno ampiamente premiato Alleanza verdi e sinistra, gli under 30 – studenti e non – come primo partito hanno votato il Pd. Secondo le stime di YouTrend, il 18 per cento degli elettori tra i 18 e il 29 anni hanno scelto la formazione di Elly Schlein, seguita dal Movimento 5 stelle (17) e da Avs (16).

Il centrodestra è fuori dal podio, anche se con risultati molto diversi (e più equilibrati) rispetto a quelli dei soli fuorisede. Fratelli d’Italia è stata la quarta scelta degli under 40 – dove ha raggiunto il 14 per cento dei consensi – seguita da Forza Italia con il nove. Anche qui, male la Lega, che tra i giovani si è fermata al cinque per cento. Stati Uniti d’Europa e Azione hanno raggiunto anche qui un risultato superiore rispetto a quello nazionale, e alla soglia di sbarramento: rispettivamente al sette e al sei per cento.

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