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Per la terza via della geopolitica c’è bisogno di una Cina neutrale

  • L’occidente deve capire se considerare Xi come l’alleato sempre meno occulto di Putin oppure come un potenziale partner, se trattare Pechino come parte del problema o della soluzione
  • È qui che si gioca la possibilità di una “terza via” dell’ordine mondiale liberale, che passa dalla necessità per gli occidentali di comprare la neutralità della Cina
  • La collisione tra Cina e occidente non è un destino, semmai un programma politico nel quale si mescolano, mai dichiarati, calcoli elettorali, calcoli geostrategici e interessi forti

Se la guerra in Ucraina aveva prodotto in occidente una geografia politica grossomodo chiara  (di qua i favorevoli alla fornitura di armi a Kiev, di là i contrari), ora quella mappa sta cambiando.  A rompere la simmetria è la questione cinese: considerare Pechino parte del problema o parte della soluzione? E Xi Jinping: alleato sempre meno occulto di Vladimir Putin oppure potenziale partner dell’occidente, quantomeno dell’Europa se gli americani decidessero diversamente? In fondo a queste d

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