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Ucraina, la logica di Putin è lo scontro di civiltà, l’occidente lo deve evitare

  • I partiti che chiedono astrattamente la pace dovrebbero essere chiamati a esprimersi sulla vera questione al centro della guerra in Ucraina: se concedere o no territori alla Russia in cambio della fine delle ostilità
  • Ma bisogna tenere a mente che se anche le richieste russe venissero esaudite, il problema fondamentale non verrebbe risolto, perché nella logica putiniana il conflitto è parte di uno scontro di civiltà
  • In questo senso, l’occidente dovrebbe evitare un posizionamento oltranzista che isoli il suo soft power dalle parti della società russa che può sperare di condizionare

Nascondere la povertà di idee dietro un’esibizione magniloquente di virtù è un vecchio trucco della politica: ma diventa disonestà intellettuale quando si discute di una tragedia. Nel dibattito al Senato sull’invio di armi all’Ucraina un vasto schieramento trasversale (dai Cinque stelle alla Lega, da Forza Italia a Sinistra e Verdi) ha ribadito in varia forma che occorre un negoziato. Di più: una conferenza di pace. L’affermazione ha pregnanza pari a “siamo favorevoli alla pennicillina” o “av

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