I vincitori del premio Pulitzer 2022 sono stati annunciati ieri sera, 9 maggio, alla Columbia University di New York che è l’istituzione che ne cura l’assegnazione. Considerato come l’onorificenza più prestigiosa del giornalismo americano e internazionale, il premio fu istituito per volontà dell’editore e giornalista Joseph Pulitzer e assegnato per la prima volta nel 1917.

Le categorie premiate sono 21, 15 riguardano il giornalismo e sette le arti e le lettere. I vincitori di ogni categoria ricevono un premio di 15mila dollari, a eccezione del premio per il servizio pubblico, che ottiene una medaglia d'oro.

Le categorie

Le 15 categorie dedicate al giornalismo comprendono: servizio pubblico (Public Service), ultim’ora (Breaking News Reporting), divulgativo (Explanatory Reporting), investigativo (Investigative Reporting), locale (Local Reporting), nazionale (National Reporting), internazionale (International Reporting), miglior articolo (Feature Writing), commento (Commentary), critica (Criticism), editoriale (Editorial Writing), vignetta editoriale (Editorial Cartooning), fotografia di ultim'ora (Breaking News Photography), servizio fotografico (Feature Photography), poscast (Audio Reporting).

Le sette categorie dedicate alle artie a alle lettere invece includono: narrativa (Fiction), drammaturgia (Drama), storia (History), biografia e autobiografia (Biography or Autobiography), pesia (Poetry), saggistica (General Non-Fiction), musica (Music).

I vincitori

  • Servizio pubblico (Public Service) 

La medaglia d’oro per il “servizio pubblico” è andata al quotidiano statunitense Washington Post per aver documentato l’attacco di Capitol Hill del 6 gennaio 2021, quando i sostenitori del ex presidente Donald Trump assaltarono il Congresso. Secondo la giuria, il quotidiano ha fornito «al pubblico una comprensione completa e incrollabile di uno dei giorni più bui della nazione». 

  • Ultim'ora (Breaking News Reporting)

Il premio per la categoria “breaking news” è andata allo staff del quotidiano di Miami Herald (Florida) per aver fornito «una scrittura chiara e compassionevole con notizie complete e rapporti di responsabilità» nel coprire con urgenza il crollo di un complesso condominiale  a nord di Miami Beach, avvenuto il 24 giugno 2021.

  • Giornalismo investigativo (Investigative Reporting)

Premio Pulitzer per la categoria “giornalismo investigativo” ai giornalisti Corey G. Johnson, Rebecca Woolington e Eli Murray del Tampa Bay Times, quotidiano di St. Petersburg, in Florida, per il lavoro intitolato Poisoned. «Una denuncia convincente sui rischi altamente tossici all’interno dell’unico impianto di riciclaggio di batterie della Florida che ha costretto l'attuazione di misure di sicurezza per proteggere adeguatamente i lavoratori e i residenti nelle vicinanze».

Tampa Bay Times. Da sinistra, l'editore e vicepresidente del Tampa Bay Times, Mark Katches, posa con i giornalisti investigativi Rebecca Woolington, Corey C.Johnson ed Eli Murrray, la squadra che ha ricevuto il Premio Pulitzer 2022 per i rapporti investigativi, per "Poisoned"
  • Giornalismo divulgativo (Explanatory Reporting)

Nella categoria del “giornalismo divulgativo” il premio è andato alla redazione della rivista scientifica on line Quanta Magazine e in particolare Natalie Wolchover, per aver restituito «la complessità della costruzione del telescopio spaziale James Webb», a raggi infrarossi, lanciato in orbita il 25 dicembre 2021 dlla Guiana Francese, «progettato per facilitare la ricerca astronomica e cosmologica rivoluzionaria». 

  • Giornalismo locale (Local Reporting)

Il premio per il “giornalismo locale” è andato ai giornalisti Madison Hopkins, dell’associazione di giornalismo investigativo indipendente Better Government Association, e Cecilia Reyes, del quotidiano Chicago Tribune. Hanno svolto un’inchiesta sulla lunga storia di violazioni delle misure di sicurezza nell’edilizia di Chicago, causa di decine di morti sul lavoro. 

  • Giornalismo nazionale (National Reporting)

Al New York Times il premio nella categoria “giornalismo nazionale”, per l’inchiesta sulle pratiche usate dalla polizia durante i controlli stradali, che avrebbero portato all’uccisione centinaia di persone disarmate negli ultimi cinque anni. «Un progetto ambizioso che ha quantificato un modello inquietante di arresti mortali del traffico da parte della polizia,mostrando come si sarebbero potute evitare centinaia di morti».

  • Giornalismo internazionale (International Reporting)

Anche il premio del “giornalismo internazionale” è andato al New York Times, «per i rapporti coraggiosi e implacabili che hanno messo in luce» le vittime civili degli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti» nei teatri operativi di Iraq, Siria e Afghanistan, «sfidando  resoconti ufficiali».

  • Miglior articolo (Feature Writing)

Vincitrice di questa categoria è stata Jennifer Senior della rivista culturale statunitense The Atlantic, «per un ritratto risoluto» sulla perdita in occasione del ventesimo anniversario dell’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre. Il lavoro ha raccontato il lutto e le ricerche dei famigliari di un ragazzo morto durante l’attentato «intrecciando la storia con resoconti sensibili che rivelano la lunga portata del dolore».

  • Commento (Commentary)

Premio per il miglior commento a Melinda Henneberger del quotidiano Kansas City Star, che con articoli persuasivi ha chiesto «giustizia per le presunte vittime di un ex poliziotto in pensione accusato di essere uno stupratore». 

  • Critica (Criticism)

Nella categoria “critica” troviamo di nuovo il New York Times, ad aggiudicarselo è stato Salamishah Tillet, «per la scrittura colta ed elegante» che racconta gli afroamericani nell’arte e nella cultura pop, «un lavoro che unisce con successo il discorso critico accademico e non accademico»

  • Editoriale (Editorial Writing)

A Lisa Falkenberg, Michael Lindenberger, Joe Holley e Luis Carrasco del quotidiano texano Houston Chronicle, il premio per la categoraia “editoriale”. Hanno svolto una «campagna che, con rapporti originali, ha rivelato tattiche di repressione degli elettori, ha respinto il mito della diffusa frode elettorale e ha sostenuto riforme elettorali sensate». 

  • Vignette (Editorial Cartooning)

Il premio per le illustrazioni è andato a Fahmida Azim, Anthony Del Col, Josh Adams e Walt Hickey di Insider, per il racconto in fumetti della storia «dell’oppressione cinese degli uiguri, rendendo il problema accessibile a un pubblico più ampio». 

  • Fotografia di ultim'ora (Breaking News Photography)

Premi fotografici a Marcus Yam del quotidiano Los Angeles Times, «per le immagini crude e urgenti della ritirata degli Stati Uniti dall'Afghanistan» e a Vinci McNamee, Drew Angerer, Spencer Platt, Samuel Corum e Jon Cherry dell’agenzia fotografica di Seattle Getty Images, «per foto complete e sempre avvincenti» relative all'attacco al Campidoglio degli Stati Uniti.

  • Servizio fotografico (Feature Photography)

Premio per il miglior servizio fotografico ai fotoreporter dell’agenzia stampa Reuters Adnan Abidi, Sanna Irshad Mattoo, Amit Dave e al defunto Siddiqui di Reuters per le immagini sul Covid in India, «che hanno bilanciato intimità e devastazione, offrendo agli spettatori un maggiore senso del luogo». 

  • Poscast (Audio Reporting)

Il premio per la sezione multimediale del giornalismo audio è andato alla redazione dell’organizzazione di giornalismo multimediale, Futuro Media di New York, e all’organizzazione di giornalismo audio Prx di Boston, per il podcast Suave, che racconta il ritorno nella società di un uomo dopo una pena di trent’anni in carcere.

  • Drammaturgia (Drama)

Il premio per la “drammaturgia” se lo è aggiudicato l’opera teatrale Fat Ham , di James Ijames. «Una commedia divertente e toccante che traspone abilmente "Amleto" in un barbecue di  una famiglia» degli Stati Uniti del Sud.

  • Storia (History)

Nella sezione “storia” sono stati premiati i libri Covered with Night, di Nicole Eustace (edito da Liveright/Norton) e Cuba: An American History, di Ada Ferrer (edito da Sribner). Raccontano rispettivamente dell’amministrazione della giustizia tra gi indigeni e di come l’isola di Cuba sia diventata un’ossessione per molti presidenti americani.

  • Biografia e autobiografia (Biography or Autobiography)

Chasing Me to My Grave: An Artist's Memoir of the Jim Crow South , dell’artista afroamericano Winfred Rembert venuto a mancare nel marzo 2021, raccontato a Erin I. Kelly (edito da Bloomsbury). «Un bruciante resoconto illustrato in prima persona della vita dell’artista negli anni Cinquanta e Sessanta, in un angolo del profondo sud: un resoconto di abusi, resistenza, immaginazione e trasformazione estetica». 

  • Poesia (Poetry)

Premio “poaesia” all’opera Frank: sonetts , di Diane Seuss (edito da Graywolf Press), «una raccolta virtuosistica che espande in modo inventivo la forma del sonetto per affrontare le contraddizioni disordinate dell'America contemporanea, inclusa la bellezza e la difficoltà della vita della classe operaia nella Rust Belt», la regione sttatunitense compresa tra i monti Appalachi settentrionali e i Grandi laghi, un tempo cuore dell'industria pesante statunitense.

  • Saggistica (General Non-Fiction)

Nella “saggistica generale” il Pulitzer 2022 è stato assegnato al libro Bambino invisibile: povertà, sopravvivenza e speranza in una città americana, di Andrea Elliott (edito da Random House). «Un racconto toccante» di una ragazza che diventa maggiorenne durante la crisi dei senzatetto di New York. «Un ritratto di resilienza nel mezzo del fallimento istituzionale che fonde con successo la narrativa letteraria con l'analisi politica». 

  • Musica (Music)

Voceless Mass, del musicista Raven Chacon, si è aggiudicato il premio Pulitzer “musica”, «un'opera originale e affascinante per organo».

  • Premio speciale

Infine, il premio speciale Pulitzer 2022 è stato assegnato ai giornalisti dell’Ucraina «per il loro coraggio, la perseveranza e l’impegno messo nei resoconti veritieri, durante la spietata invasione del loro paese da parte di Vladimir Putin e la sua guerra di propaganda in Russia».

«Nonostante i bombardamenti, i rapimenti, l’occupazione e persino le morti nei loro ranghi, hanno persistito nel loro sforzo di fornire un quadro accurato di una terribile realtà, facendo onore all'Ucraina e ai giornalisti di tutto il mondo», si legge nelle motivazioni della giuria.

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