- «Non l’hai nemmeno letto», mi rimproverai, mentre cercavo disperatamente di ricostruire quello che mi aveva detto mio padre in ospedale. Rammentai allora che in quella mezz’ora citò un libro, uno soltanto. Era l’Ulisse di Joyce.
- Ludovica rimase molto colpita e incuriosita dalla storia dei libri e dal resoconto dell’ultimo colloquio con mio padre. Non mancò un rimprovero affettuoso: «Ma come è possibile che non ti ricordi dove hai messo l’appunto?»
- Ci perdemmo nell’osservare tutte quelle cose che riempivano lo studio: quadri, fotografi e, macchine da scrivere, medaglie, ritagli, appunti, riviste, cartoline.
La speranza di ritrovare l’appunto in tempo utile per il trasloco era ormai svanita. I giorni passavano rapidamente e la data dello sgombero si avvicinava minacciosa. «Non l’hai nemmeno letto», mi rimproverai, mentre cercavo disperatamente di ricostruire quello che mi aveva detto mio padre in ospedale. Rammentai allora che in quella mezz’ora citò un libro, uno soltanto. Era l’Ulisse di Joyce. «Tuo nonno se ne innamorò subito e quando eravamo ragazzi ci raccontava che nessun’altra opera aveva



