- Sono passati sette anni dalla morte del mio carissimo, imprevedibile, antipatico amico Tommaso Labranca. Leggere Labrancoteque è stato come ritrovarlo vivo e scintillante
- Tommaso Labranca è una categoria dello spirito; più che un Genius Loci, è stato un Genius Temporis, il simbolo di un’epoca e il suo più originale ermeneuta
- Questo articolo si trova sull’ultimo numero di FINZIONI – il mensile culturale di Domani. Per leggerlo abbonati a questo link o compra una copia in edicola
Tommaso: il carissimo, l’imprevedibile, l’antipatico Tommaso Labranca. Sono passati sette anni dalla sua morte. Ho letto Labrancoteque, GOG edizioni: raccoglie su carta i quattordici numeri della rivista che Tommaso pubblicò in rete nel 2013. È stato come ritrovarlo vivo e scintillante. Trentacinque anni fa, lui era stato per me un apripista disinibitore, per diventare alla fine un ex complice ostile. L’ho conosciuto alla fine degli anni Ottanta, tramite un’amica. Lavoravano insieme in una re



