SCENARI

L’illusione che la guerra possa avere un vero vincitore

Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
Copyright 2019 The Associated Press. All rights reserved
  • La guerra ferma la globalizzazione e divide il mondo. Nell’illusione di risolvere il conflitto, gli stati si rivolgono a quelle vecchie ricette ideologiche che hanno creato le condizioni per la violenza.
  • Ma va trovata una tregua e poi iniziato un negoziato: lo schieramento con gli aggrediti è naturale e condivisibile, ma per uscire dalla logica della guerra occorre ragionare lucidamente.
  • Come un ingranaggio inarrestabile, la guerra, anche quella che appare più “giusta”,  tende a diventare permanente e creare più mali di quelli che è in grado di eliminare.

Questo articolo fa parte dell’ultimo numero di SCENARI, la pubblicazione geopolitica di Domani in uscita il 24 febbraio. Lo trovi in edicola oppure in digitale sulla nostra App. Abbonati per leggerlo e iscriviti alla newsletter per restare aggiornato sui prossimi numeri.

La guerra in Ucraina ha fermato definitivamente la globalizzazione. Già messa in discussione soprattutto in occidente per i suoi effetti negativi sul mercato del lavoro globale e sulla distribuzione delle produzioni e delle filiere mondiali, la globalizzazione non può sopravvivere in un contesto in cui a parlare sono le armi. Si è sempre detto che la guerra fa male ai commerci ma in questo caso li interrompe brutalmente, com’è accaduto alla nuova Via della seta realizzata dalla Cina, almeno p

Per continuare a leggere questo articolo