Nei giorni della Mostra del cinema di Venezia, la madre di uno scrittore che non ha mai visto le proprie opere sul piccolo o grande schermo lo sprona a vendersi meglio
- Una telefonata tragicomica tra uno scrittore e sua madre, in cui si parla ossessivamente solo di una cosa: il suo mancato riadattamento per cinema e tv.
- Proprio nei giorni della Mostra del cinema di Venezia, lo scrittore difende le sue scelte radicali di purezza contro il mercato, mentre la madre è più concreta e lo sprona a compromettersi, a vendersi, a sporcarsi le mani.
- «Io difendo la letteratura, tu il mercato», accusa lo scrittore. «Non possono coincidere, per una buona volta?», chiede esasperata la madre.
- Mamma, è successa una cosa importante. - Ti hanno riadattato? - No, mamma». - Ancora no?». - Da quant’è che me lo ripeti, mamma? - Te lo ripeto perché è la cosa più importante. - Non dovrebbe. La letteratura serve se stessa. - È una frase a effetto, lo riconosco, ma esattamente che vuol dire? - Che non è ancillare. - Non sarai un po’ troppo cresciuto per queste pose da scrittore maledetto? - Mamma, io difendo le mie scelte. - Tu però non hai scelto se farti o non farti riadattare. Non ti hann



