Per lo scrittore Franchini è diventato un modello dopo la morte, identificato con l’intellettualismo de Le città invisibili. Ma per la massa invece è stato sdoganato nelle classi, senza seguire il percorso degli altri best seller
Dunque Italo Calvino, stando a quanto ci ha raccontato lo scrittore Claudio Piersanti, era percepito dai giovani intellettuali degli anni Settanta come un «uomo di potere», un «inavvicinabile». Ma era poi davvero così? Lo scrittore che forse più di tutti si era rifugiato in una sua dimensione di solitudine, di ricerca, di esplorazione letteraria e critica, pur rimanendo presente, con i suoi interventi sui giornali, alla vita culturale e politica del paese? Vado a pranzo in un ristorante cines



