Oggi si comincia a votare per l’elezione del presidente della Repubblica. Si parte alle 15, alla Camera, dove sono riuniti i grandi elettori. Lo scrutinio dovrebbe terminare alle 21. Domani segue le votazioni con un liveblog costantemente aggiornato con tutte le notizie. 

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21.37 – Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha letto i risultati del voto. Al termine del primo giorno hanno votato tutti i presenti all’elezione: 976 grandi elettori su 1008, schede bianche 672, il numero che sarebbe stato necessario per il quorum dei due terzi ed eleggere il presidente della Repubblica al primo scrutinio. Il secondo scrutinio partirà martedì 25 alle 15.

Il più votato è stato Paolo Maddalena, il candidato di Alternativa poi abbandonato da Potere al popolo.


20.42 – Con 419 schede bianche è matematico: è impossibile che sia raggiunto il quorum di 672 voti sui 1008 grandi elettori per un unico nome.


20.19 – Arriva un voto per Claudio Lotito, il patron della Lazio. Tra i politici compaiono tutti i protagonisti delle scorse settimane: il presidente del Consiglio, Mario Draghi; il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi; Antonio Tajani, il vice presidente di Forza Italia; la ministra della Giustizia; Marta Cartabia e la presidente del Senato, Elisabetta Casellati. Finora però continuano a crescere soprattutto le schede bianche.


20.12 – Come sempre presenti nomi di personaggi del mondo dello spettacolo. Oltre ad Alberto Angela, vengono votati anche il presentatore Amadeus (in alcuni casi detto anche Amedeo Sebastiani) e Bruno Vespa.


20.06 – Comincia lo spoglio, dopo due schede bianche arriva il nome di Elisabetta Belloni. Si prosegue con un grande numero di schede bianche. Si sentono i nomi anche di Antonio Tajani, Umberto Bossi, Paolo Maddalena e, diverse volte, Alberto Angela.


19.45 – Mentre si aspetta l’esito del primo giorno di voto il leader della Lega Matteo Salvini dirama un comunicato: «Sto lavorando perché nelle prossime ore il centrodestra unito offra non una ma diverse proposte di qualità, donne e uomini di alto profilo istituzionale e culturale, su cui contiamo ci sia una discussione  priva di veti e pregiudizi, che gli italiani non meritano in un momento così delicato dal punto di vista economico e sociale».


19.35 – Alla Camera Internet non funziona.


19.25 – Siamo agli sgoccioli di questa lunga votazione: è iniziata la seconda chiama, in cui viene fatto l’appello degli elettori assenti alla prima chiamata. Al termine inizierà lo spoglio, che dovrebbe durare fino alle 21 circa.


19.15 – Qui invece trovate il ritratto di Carlo Nordio della nostra Vanessa Ricciardi. L’ex magistrato è stato indicato oggi da Fratelli d’Italia come possibile candidato presidente della Repubblica. Recentemente, Nordio si è fatto notare per le sue opinioni controverse su omosessualità e pedofilia.


19.10 – Una curiosa osservazione degli analisti del sito YouTrend.
 


19.00 – Altro elemento centrale nella liturgia dell’elezione del presidente della Repubblica: l’insalatiera, ossia l’urna in stile Liberty, di vimini e raso, in cui vengono depositate le schede su cui i grandi elettori indicano le loro preferenze.

(Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

18.45 – Alla Camera è il momento del ritiro delle matite usate per la disinfezione.

(Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

18.20 – C’è solo una persona di cui in questo momento si parla sia come possibile presidente della Repubblica che come eventuale presidente del Consiglio. È una figura nota tra gli addetti ai lavori, ma quasi sconosciuta al grande pubblico. Si chiama Elisabetta Belloni e la nostra Lisa Di Giuseppe le ha dedicato un profilo.


Il punto sulle trattative

Cerchiamo di fare un punto sui dialoghi avvenuti tra i leader politici nella giornata di oggi. Il più attivo è stato il leader della Lega Matteo Salvini, che questa mattina ha incontrato Mario Draghi, nel pomeriggio ha visto il segretario del Pd Enrico Letta e poi il capo del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte.

Tutti questi appuntamenti sono stati accompagnati dalle solite note in cui gli incontri venivano definitivi «positivi» e «cordiali». Ma cosa si può leggere tra le righe? Il Movimento 5 stelle, ad esempio, ha definito quella tra i due «totale sintonia», parole che sembrano andare al di là delle solite espressioni formali.

Il nodo che andrebbe sciolto è sempre lo stesso: come garantire la stabilità del governo se Draghi dovesse andare al Quirinale. È possibile che negli incontri di oggi di cui è stato protagonista Salvini si stia formando un consenso intorno alla guida del nuovo governo che apra le porte al trasloco del presidente del Consiglio?


17.45 – Da una delle nostre inviate alla Camera.


17.40 – Circola molto questo video del senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che usa il gel disinfettante della Camera in modo “creativo”.


17.35 – Ricordiamo che oggi, domani e mercoledì per eleggere il presidente della Repubblica servono due terzi dei voti. Tranne sorprese, per avere un vincitore dovremo come minimo aspettare giovedì, quando invece sarà sufficiente la maggioranza semplice.


17.20 – Proseguono gli incontri di Matteo Salvini, insieme a Draghi uno dei leader più attivi oggi. Dopo aver incontrato il segretario del Pd Enrico Letta ora è a colloquio con il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte. Si sta sbloccando qualcosa?


17.10 – A proposito di Carlo Nordio, l’ex magistrato che questa mattina Fratelli d’Italia ha indicato come suo possibile candidato (ma che, secondo i principali osservatori, non ha reali possibilità), il giornalista Simone Alliva ricorda le opinioni controverse che ha espresso quando è stato ascoltato in commissione sul Ddl Zan.


Il punto alle 17

  • Si vota da due ore e lo scrutinio dovrebbe terminare per le 21.
  • Quasi tutti i partiti voteranno scheda bianca, mentre i leader trattano dietro le quinte.
  • Fino a mercoledì servono due terzi dei voti per eleggere il presidente. La situazione potrebbe sbloccarsi giovedì, alla prima votazione a maggioranza assoluta.
  • Né centrodestra né centrosinistra hanno i voti per eleggere da soli il presidente. Serve un accordo trasversale o con le forze del centro.
  • Il presidente Mario Draghi è il grande favorito, ma per procedere alla sua elezione serve un accordo sul suo successore alla guida del governo.

16.50 – Terminato l’incontro Salvini-Letta. I due si rivedranno domani, segno che non c’è ancora l’accordo su un nome (non che fosse ritenuto probabile: è ancora presto).


16.40 – Un’altra bella foto, scattata un paio d’ore fa alla Camera ai quattro senatori a vita presenti alle votazioni di oggi.

Da sinistra a destra: i senatori a vita Renzo Piano, Mario Monti, Elena Cattaneo e Liliana Segre (Roberto Monaldo / LaPresse)

16.35 – Sara Cunial, deputata ex Movimento 5 stelle no vax e no green pass, è stata bloccata all’ingresso della Camera. Essendo sprovvista di green pass, infatti, non può entrare per votare.


16.20 – Terminate in perfetto orario le votazioni dei senatori. Dopo una breve sanificazione dei “catafalchi” si procederà con i deputati (anche se, come ci dicono gli studi scientifici, sanificare non sembra che serva poi tanto contro il Covid-19). Operazioni di voto e scrutinio dovrebbero concludersi per le 21.


16.15 – Nella redazione di Domani osserviamo con particolare curiosità la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, seduta accanto al presidente della Camera Roberto Fico che presiede la seduta.


16.10 – Draghi si è mosso poco per favorire la sua candidatura, almeno in apparenza. Sotto la superficie però qualcosa si muove. Dopo aver incontrato Salvini questa mattina, sembra che il presidente del Consiglio abbia in agenda incontri con tutte le altre forze politiche.


16.05 – L’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani con il fondatore della Lega Umberto Bossi nel Transatlantico della Camera.
 


16.00 – Sul giornale di oggi abbiamo raccolto anche quattro brevi profili essenziali di altrettanti “quirinabili”: Mattarella e il suo improbabile bis, il favorito Draghi, il politico Casini, l’eterno candidato Amato, la presidente del Senato Casellati e la sorpresa Riccardi.


15.50 – Salvini e Meloni si stanno incontrando alla Camera. Più tardi il leader della Lega dovrebbe vedere anche il segretario del Pd Enrico Letta.


15.40 – Mentre i senatori proseguono a votare, ecco un altro grafico di Filippo Teoldi: presidenti della Repubblica e percentuale dei voti con cui sono stati eletti.
 


15.30 – Lo stesso dovrebbero fare i grandi elettori di Azione.


15.25 – Il guaio di queste elezioni che rende complicata la scelta di un successore a Mattarella: nessuno dei principali schieramenti ha abbastanza voti per eleggere da solo il proprio candidato.
 


15.20 – Ecco un’immagine molto chiara dei nuovi “catafalchi anti Covid” (la senatrice Segre si è fermata un po’ più degli altri probabilmente perché, come aveva annunciato, avrebbe scritto un nome sulla scheda piuttosto che votare bianca).


15.12 – Il primo a votare è stato il fondatore della Lega e senatore Umberto Bossi, arrivato in carrozzina.


15.10 – Fico inizia leggendo le regole delle votazioni, diverse dal solito a causa dell’epidemia di Covid. La novità maggiore è il seggio “drive trough” costruito fuori dalla Camera per consentire agli elettori positivi di votare. Oggi, tra i 12 e 15 elettori si sono prenotati per votare in questa modalità.

I seggi "drive trough" fuori dalla Camera in un momento dell'allestimento (Foto Agf)

15.05 – Il presidente della Camera Roberto Fico ha suonato la campanella: è ufficialmente iniziata. 


15.01 – Le 15 sono passate da un minuto, ma il voto non è ancora cominciato. Giulia Merlo ci avvisa però che sono arrivati alcuni senatori a vita, che saranno i primi a votare.


14.55 – Situazione complicata nel centrodestra, dove dopo il ritiro di Berlusconi non si riesce ancora a trovare l’accordo su un nome condiviso da tutta la coalizione.


14.50 – Mentre mancano dieci minuti all’inizio delle votazioni, Lisa Di Giuseppe racconta come il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte intende accertarsi che i suoi rispettino le indicazioni di votare schede bianca.


14.35 – L’Ansa ha appena battuto una di quelle notizie succose che piacciono molto ai cronisti politici: questa mattina il leader della Lega Matteo Salvini si è incontrato con il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ricordiamo che la posizione ufficiale della Lega è «meglio tenere Draghi al governo».


14.30 – Avverrà domani la proclamazione a deputata di Maria Rosa Sessa, che subentra a tempo di record al deputato Vincenzo Fasano, morto ieri in seguito a una lunga malattia. Da domani, quindi, i grandi elettori torneranno ad essere 1.009.


14.25 – Tra i pochissimi gruppi ad annunciare per oggi un voto diverso dalla scheda bianca c’è la federazione di +Europa e Azione, la formazione guidata da Carlo Calenda, che voterà a favore della ministra della Giustizia Marta Cartabia.

Considerata per mesi possibile candidata alla presidenza della Repubblica o alla successione di Draghi al governo, le sue quotazioni sono scese molto nelle ultime settimane, in parte per l’antipatia di una parte del Movimento 5 stelle, scontento per come Cartabia ha depotenziato le loro riforme sulla giustizia.

Ma anche perché lo stesso Draghi non si fiderebbe molto di lei e come successore gradirebbe molto di più il ministro per l’Innovazione Vittorio Colao.


14.20 – A proposito di orari delle votazioni: i primi a esprimersi saranno i senatori, che dovrebbero votare tra le 15 e le 16.40. Seguiranno i deputati che dovrebbero andare avanti fino alle 19.30. Per ultimi voteranno i 58 delegati regionali.

Lo spoglio dovrebbe durare circa un’ora. Quindi, se le votazioni termineranno come da programma alle 20, per le 21 la prima giornata di questa maratona potrebbe essere conclusa.


14.15 – La nostra Giulia Merlo si trova già alla Camera per seguire l’inizio delle votazioni tra circa 45 minuti.


14.05 – Parliamo un po’ del candidato presidente Giuliano Amato, veterano della prima repubblica, vicepresidente della Corte costituzionale e “terza scelta”, dopo Sergio Mattarella e Mario Draghi, per il segretario del Pd Enrico Letta.

Se conoscete poco della sua biografia, non potete perdervi il perfido ritratto che ne ha fatto il nostro Giorgio Meletti. A parte questo, bisogna sapere che Amato è considerato un “quirinabile” da quasi un quarto di secolo.

Non particolarmente amato dal centrodestra, le sue quotazioni sono salite negli ultimi giorni per via delle difficoltà della candidatura Draghi, considerato dai partiti più utile al governo che come presidente della Repubblica.

Giulia Merlo racconta che Amato spera che questa sia la volta buona e per questo vorrebbe rimandare il voto per scegliere il prossimo presidente della Corte costituzionale. Si dovrebbe votare il 29 gennaio e lui è un candidato naturale all’incarico e questo rischia di mettere i bastoni tra le ruote della sua corsa al colle.


13.50 – Un dettaglio su come si procederà allo scrutinio. Per evitare i trucchi utilizzati dai partiti per aggirare le norme sul voto segreto (che avevamo raccontato qui), il presidente della Camera Roberto Fico ha deciso che leggerà solo il cognome dei vari candidati che saranno votati. Non pronuncerà quindi titoli o altri incarichi che dovessero essere indicati nella scheda e leggerà ad alta voce il nome del candidato solo in caso di rischio di omonimia. 


13.45 – Oggi ci aspetta una giornata interlocutoria, con i principali partiti che voteranno scheda bianca. Ma dietro le quinte le trattative proseguono frenetiche.


13.30 – Per chi vuole informarsi in fretta su quali sono gli orientamenti dei vari leader politici sulla corsa al Quirinale abbiamo preparato alcuni semplici schemi: quali sono le strategie di Enrico Letta, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Giorgia Meloni e Giuseppe Conte.


13.25 – Quasi tutti i partiti oggi hanno dichiarato che voteranno scheda bianca poiché non è stato raggiunto un accordo su un nome condiviso e perché nessuno ha voglia di esporre i suoi candidati.

Ma nella riunione con i suoi grandi elettori, Giorgia Meloni ha tirato fuori un nome di possibile candidato della destra: il magistrato Carlo Nordio. Sembra però si tratti di una candidatura solo simbolica per tastare il terrenno.


13.15 – La giornata comincia con una precisazione sugli orari di voto. Oggi e domani, i grandi elettori inizieranno a votare alle 15, ma durante una riunione tra i capigruppo della Camera questa mattina si è deciso che da mercoledì si inizierà alle 11 di mattina. Con grande soddisfazioni dei giornalisti per cui sarà più facile chiudere gli articoli prima che i giornali vadano in stampa o i telegiornali vadano in onda.


13.00 – Il grande giorno è finalmente arrivato: tra due ore si comincerà a votare per eleggere il nuovo presidente della Repubblica e noi non ci perderemo un minuto di questa competizione.

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