La mattina del 9 maggio carabinieri e agenti della Digos fecero irruzione nella casa della zia di Peppino, presso la stazione Cinisi-Terrasini, dove solitamente Peppino dimorava e pernottava. Tra le cose sequestrate venne trovata la famosa « lettera » che sarebbe il presunto testamento, con il quale Peppino dichiarava di «abbandonare la politica e la vita»