Il libro edito da Einaudi

Sono un’orfana del socialismo che sognava madame Bovary

Polish born Rosa Luxemburg (Rozalia Luksenburg) stands on a stage with her fair dress and hat during a meeting of the Social Democrats, addressing the comrades in Stuttgart, Germany, 1907. She was killed January 15, 1919 after the unsucessful Spartakus uprising. (AP Photo)
Polish born Rosa Luxemburg (Rozalia Luksenburg) stands on a stage with her fair dress and hat during a meeting of the Social Democrats, addressing the comrades in Stuttgart, Germany, 1907. She was killed January 15, 1919 after the unsucessful Spartakus uprising. (AP Photo)
  • Un'educazione sentimentale ironica e intelligente. Per la nonna Ibrahimi sarebbe stata la loro rovina. «Tutta colpa di tuo padre che ti fa leggere libri con quelle donne poco di buono, le Karenine e le Bovary ti stanno rovinando!»
  • Hera, la protagonista del romanzo, torna a casa dopo tanti anni, per una fuga d'amore. Chissà cosa direbbero le sue antenate, ora che anche lei ha fatto una brutta fine come Emma Bovary.
  • Hera è nata in un Paese del socialismo reale dove la bellezza è una colpa, le donne lavorano almeno quanto l’uomo ed erano diventate uguali all’uomo anche fisicamente, capelli corti, pantaloni stile maoista, vestiti per il tempo libero della stessa stoffa e degli stessi modelli.

Sono stata una bambina molto strana. Soffrivo di misofonia, parola sconosciuta all’epoca, e ogni mia manifestazione di aggressività verso “i mangiatori di patate”, chiamavo così chi mangiava rumorosamente ispirandomi a van Gogh, risultava bizzarra. Dalle stampe del famoso quadro che circolavano nei libri d’arte non potevo sentire il rumore, ma io lo sapevo, che loro erano rumorosi. Ero diversa anche per altri motivi. Alla domanda cosa farai da grande, le mie coetanee rispondevano, servirò la

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