Nella prima seduta del comitato costituente che dovrà scrivere il manifesto del nuovo Pd piovono critiche al documento veltroniano del 2007, «blairiano» e «impregnato di neoliberismo». Ma un eventuale documento gauchiste non s'accorda bene con il riformismo post renziano di Bonaccini né con il "capitalismo ben temperato" di Prodi. Che fare?