Circa 160mila case sono rimaste senza elettricità nell'ovest delle Alpi Marittime dalle 10 alle 16: la causa sarebbe un rogo «intenzionale» di una cabina ad alta tensione. Negozi, ristoranti e hotel inaccessibili, proiezioni dei film interrotte. La cerimonia per la Palma d'oro, prevista dalle 18:40, si terrà regolarmente
Nel giorno della finale del festival, dalle 10 alle 16 circa 160mila case sono rimaste senza elettricità a Cannes e nei paesi limitrofi. «Una grave interruzione di corrente» ha colpito infatti l'ovest delle Alpi Marittime, ovvero parte della Costa Azzurra in Francia, ha detto il prefetto del dipartimento.
A causare il blackout è stato probabilmente un incendio di una cabina ad alta tensione nel comune di Tanneron, scoppiato nella notte alla sottostazione di Biançon, che ha indebolito la linea elettrica e ha portato alla caduta di un traliccio. Le autorità stanno indagando sulla possibilità che l'incendio sia doloso.
Per ore negozi, ristoranti e gli stessi hotel affollati di turisti e festivalieri sono stati inaccessibili e senza connessione, come spenti erano i semafori per le strade. Le proiezioni presso il Cineum sono state interrotte, ma il Palais du festival ha un generatore elettrico autonomo che non ha mai messo in dubbio il regolare svolgimento della cerimonia per la Palma d'oro, prevista dalle 18:40.
Una mattinata che nella mente di molti ha rievocato i guai in Spagna e Portogallo di qualche settimana fa.
Chi vincerà la Palma d'Oro?
Juliette Binoche e la sua giuria sveleranno i vincitori del 78esimo Festival di Cannes questa sera, sabato 24 maggio, al termine di un concorso molto aperto, con alcuni favoriti come il dissidente iraniano Jafar Panahi.
La giuria potrebbe mandare un segnale politico forte incoronando anche l'ucraino Sergei Loznitsa o lo svedese-egiziano Tarik Saleh, premiare uno dei giovani talenti in selezione o fare la storia assegnando una terza Palma d'Oro ai fratelli Dardenne.
Guidati dalla star francese, i nove membri della giuria si riuniscono in conclave per designare, tra i 22 film in concorso, il successore di "Anora", Palma d'Oro 2024 del regista americano Sean Baker. Ci si aspetta che assegnino almeno altri sei trofei, tra cui i premi per la migliore attrice e il miglior attore, in una cerimonia di chiusura che inizierà alle 18:40.
Jafar Panahi, 64 anni, ha lasciato il segno con "A Simple Accident", un racconto morale che esamina il dilemma degli ex detenuti tentati di vendicarsi del loro aguzzino. Acclamata dai critici, questa accusa contro le autorità iraniane risuona con il destino di Panahi, che è stato imprigionato due volte in Iran, dove questo lungometraggio girato clandestinamente potrebbe procurargli rappresaglie. «Ciò che conta di più è che il film è stato realizzato. Non mi sono preso il tempo di pensare a cosa sarebbe potuto succedere. Sono vivo finché faccio film», ha detto all'Afp durante il festival.
La presenza del regista a Cannes, dopo essere stato incaricato, per 15 anni in Iran, è stata un punto culminante. Oltre all'Iran, questa 78esima edizione ha fatto eco alle guerre in Medio Oriente e in Ucraina. È stato anche segnato da dichiarazioni impegnate, a partire dall'accusa di Robert De Niro contro Donald Trump.
La croisette ha visto sfilare le sue star, da Denzel Washington a Tom Cruise, che sono venuti a presentare l'ultimo "Mission: Impossible", tra cui Scarlett Johansson, al suo primo film da regista, e Nicole Kidman. Tra gli altri film in concorso che hanno conquistato la critica, "Due procuratori" di Sergei Loznitsa propone, risalendo all'epoca delle purghe staliniane degli anni '30, una riflessione sull'arbitrarietà. I favori del pubblico sono andati alla "Nouvelle vague", gioioso omaggio dell'americano Richard Linklater a Jean-Luc Godard, e alla madeleine di Proust per gli amanti del cinema.
Ma soprattutto al regista norvegese Joachim Trier per "Valeur Sentimentale", un melodramma tra risate e lacrime che ha ricevuto una standing ovation per una ventina di minuti, un record. Il suo attore svedese Stellan Skarsgard è in lizza per un premio per la recitazione, così come l'attore britannico Josh O'Connor (il principe Carlo in "The Crown"), in due film, o l'americano Joaquin Phoenix, intenso in "Eddington".
Tra i tanti ruoli femminili di grande impatto, l'americana Jennifer Lawrence si rivela totalmente come una madre che cade nella follia in "Die, My Love". Un'esordiente, la francese Nadia Melliti, viene notata in "La petite dernier", su una giovane donna musulmana che scopre la sua omosessualità. Il film ha vinto il Queer Palm venerdì. Cannes potrebbe premiare la sua regista, l'attrice francese diventata regista Hafsia Herzi, 38 anni, e continuare così il suo rinnovo, dopo aver consegnato la Palma d'Oro negli ultimi anni alle sue connazionali Julia Ducournau e Justine Triet.
Un altro trentenne che ha impressionato ma profondamente diviso la critica è il giovane prodigio del cinema cinese Bi Gan, 35 anni. Esordiente sulla Croisette, il tedesco Mascha Schilinski, 41 anni, si immerge, in "Sound of Falling", in un labirinto di traumi familiari tramandati di madre in figlia.
D'altra parte, la giuria potrebbe assegnare una nuova Palma d'Oro ai fratelli belgi Jean-Pierre e Luc Dardenne, 74 e 71 anni, per "Young Mothers". I settantenni sarebbero poi diventati i primi registi della storia a ricevere tre Palme.
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