Il sociologo Pino Arlacchi, amico di Giovanni Falcone, rispondeva così alle domande dei pm di Caltanissetta sul contenuto di un’intervista: «Era mia convinzione che effettivamente Cosa Nostra nell’eseguire le stragi di Capaci e via D’Amelio avesse agito in sinergia con ambienti deviati delle istituzioni, soprattutto del Sisde, che si trovavano in quel momento in difficoltà, poiché stavano per venir meno gli storici referenti di carattere politico...»