In un paese dove la pace è una parola fragile, il progetto - partito per aiutare le persone senza casa e allargato poi ai migranti, con la presenza di psicologi, mediatori, insegnanti di inglese o professionisti che aiutano a ottenere un documento - è un laboratorio di convivenza. Nazionalisti e unionisti, autoctoni e stranieri giocano insieme in un rettangolo di gioco che non appartiene a nessuno, e proprio per questo appartiene a tutti