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Dal passato violento al rap, «la revuelta» di Bandog: «Sono famoso grazie agli scugnizzi napoletani»

Dentro e fuori dal carcere dall’età minorile, poi la dipendenza e il Tso: «Il sistema non funziona: ho visto ragazzi trattati con odio. Ti sedano il più possibile, basta che tu non dia fastidio. La differenza l’ho vista quando sono andato in una clinica privata». A 16 anni i suoi decidono di spostarsi in Emilia-Romagna per dargli un futuro migliore: «La violenza fa schifo. Giovani, amatevi, c’è già chi pensa a dividerci»