Nel 2017, da presidente della Corte d’Appello di Roma, aveva confermato l’arresto di un ex luogotenente dell’esercito ed ex capo dell’Agenzia di sicurezza interna in Libia, accusato di crimini efferatissimi come la tortura dei prigionieri politici. Oggi, con Almasri, le cose sono andate diversamente.