Le indagini hanno consentito di accertare che sia Titta che Cavallini disponevano di utenze riservate SIP. Esse consentivano di effettuare telefonate in entrata e in uscita dalla sottosezione SIP "Sempione" di via Mantegna a Milano, ubicata nei pressi dell'abitazione del Titta. Gilberto Cavallini, comparso innanzi alla Corte di Assise di Bologna all'udienza del 21.5.2021, si è avvalso della facoltà di non rispondere