Uno scavare lento, paziente. Guardare oltre le narrazioni ufficiali del potere, svelarne le contraddizioni o le menzogne. Domani anche nel 2025 si è distinto per le inchieste, per il lavoro di approfondimento su temi centrali nel dibattito pubblico. I segreti della politica e della finanza, gli affari immobiliari di ministri e presidente del Consiglio, le nomine fatte seguendo la logica dell’amichettismo o dell’appartenenza, gli affari della criminalità organizzata, l’ambiente svenduto e devastato per profitto, i diritti messi in pericolo dall’oscurantismo del governo, il carcere, le relazioni dei gruppi neofascisti con chi governa il Paese. Di questo e molto altro si è occupato Domani nell’ultimo anno, pubblicando scoop che hanno prodotto dibattito e interventi in Parlamento per chiedere conto al governo di quanto emerso nelle nostre inchieste. 

E nonostante gli attacchi ricevuti, i tentativi di imbavagliarci, le cause per diffamazione, le richieste di risarcimento danni, questo giornale non ha arretrato di un millimetro: lo dobbiamo ai nostri lettori, che anche quest’anno hanno rinnovato la fiducia a Domani e che con il loro sostegno e il loro abbonamento ci permettono di essere liberi e proseguire nel faticoso e costoso lavoro di indagine sul potere.

Se non ne fai ancora parte unisciti alla comunità di Domani per non perderti i nostri contenuti esclusivi. E intanto ecco una retrospettiva sul 2025 con le nostre inchieste e i nostri scoop. Buona lettura. E l’augurio di un felice 2026.

Gennaio

Nonostante i guai giudiziari di Daniela Santanchè, la premier Giorgia Meloni continua a coprirla. Perché non ha ancora imposto le dimissioni della ministra? C’entrano i fratelli La Russa e la sfida che Fratelli d’Italia ha lanciato agli alleati nella regione controllata dal presidente del Senato. Ne ha scritto Vittorio Malagutti.

I pubblici ministeri romani hanno aperto un fascicolo dopo la revoca da parte del ministro delle Imprese Adolfo Urso dei tre commissari straordinari che gestivano Condotte d’acqua, società colosso delle costruzioni. Al loro posto è arrivato un nuovo trio di cui fa parte anche un ex socio d’affari del ministro.

“Gattabuia” è un podcast che racconta quello che non potete vedere, sentire e forse neanche immaginare sulla vita in carcere. Com’è la giornata di un detenuto dietro le quattro mura? Isabella De Silvestro ci porta ai margini estremi della società.

Febbraio

Domani ha svelato che Meloni è stata ascoltata dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi sulla misteriosa effrazione all’auto dell’ex compagno Andrea Giambruno, parcheggiata a pochi metri dalla casa della premier. Un caso ancora tutto da chiarie. Dove il ruolo dei servizi segreti desta più di qualche perplessità.

Il podcast “L’ambasciatore dimenticato” ricostruisce la drammatica vicenda di Luca Attanasio, ucciso in Congo il 22 febbraio 2021. L’ambasciatore morì per una rapina finita male o perché voleva andare a fondo su una questione di fondi spariti? A cura di Luca Attanasio, suo omonimo.

Il governo ha assicurato che il progetto dei centri per migranti in Albania andrà avanti, ma i contratti del personale dell’ente gestore sono stati annullati. Contratti che erano stati stipulati tramite una succursale della coop Medihospes, creata a Tirana.

Il direttore dell’Aisi Bruno Valensise ha confermato al Copasir che lo spyware Paragon è in uso, ma non per spiare giornalisti. Fonti ufficiali del ministero della Giustizia hanno escluso sia stata la polizia penitenziaria. Ma allora chi è stato? Il mistero si infittisce e il governo continua a non spiegare.

Marzo

L’imprenditrice Stefania Ranzato, titolare dell’azienda di cybersicurezza Deas Spa, e l’ad di Sogei Cristiano Cannarsa sono indagati per concorso in tentato peculato nel fascicolo sulla società controllata dal Tesoro. Le verifiche puntano alle commesse ricevute dal mondo della Difesa. Interrogato anche Carmine Saladino di Maticmind, vicino al ministro Crosetto.

Il capo della polizia Vittorio Pisani riceve un vitalizio per un infortunio avvenuto 30 anni fa. La visita che ha sancito l’invalidità è stata effettuata a domicilio dal medico legale della polizia. E anche la moglie del funzionario beneficia di un vitalizio.

Mentre era sotto processo, il meloniano Andrea Delmastro si è comprato altri due appartamenti a Biella spendendo 54mila euro: lo ha fatto insieme al consigliere regionale Davide Zappalà, suo socio, che pochi mesi prima aveva ottenuto fondi Covid. Ma per il sottosegretario non è l’unica avventura nel settore immobiliare.

Gli unici ad aver ammesso di possedere lo spyware Paragon sono le due agenzie di sicurezza del governo, che però hanno escluso di averlo utilizzato per monitorare le vittime emerse finora. Domani ha appreso che c’è un’altra certezza: l’Aise lo ha usato per intercettare persone legate al mondo dell’immigrazione clandestina, anche in assenza di reati. E in questa categoria ricadono almeno tre delle vittime dello spyware.

Due decreti di pignoramento scoperti da Domani hanno svelato la storia dei creditori del ministro della Difesa Guido Crosetto, che non ha pagato l’affitto per una casa a via Margutta, in centro a Roma, e ha lasciato debiti in lussuosi hotel a 5 stelle. Piccata la replica del ministro: «Io non rispondo a delinquenti come voi».

Aprile

Crosetto ha vissuto per anni in una casa di pregio a Roma senza pagare l’affitto: la sentenza di condanna conferma tutto. Intanto, una consulenza da 70mila euro l’anno a un’avvocata vicina al ministro solleva dubbi di conflitto d’interessi. L’inchiesta di Enrica Riera, Nello Trocchia e Stefano Iannaccone.

Centoquattro giornalisti di 43 testate internazionali hanno intervistato oltre cento vittime del Partito comunista cinese, che hanno raccontato i metodi del regime e la loro vita da dissidenti. Negli articoli di Gloria Riva e Leo Sisti le storie di alcuni cinesi in Italia.

Il governo Meloni macina nomine a ogni problema: dall’inizio della legislatura è quasi raddoppiato il numero di commissari rispetto al Conte II. Con i poteri speciali aumentano le spese, ma i risultati non si vedono. Tra i casi emblematici la gestione del Pnrr e l’emergenza siccità.

Sull’altra sponda del Tevere, le chat segrete tra Francesca Immacolata Chaouqui e Genoveffa Ciferri hanno riaperto il caso Becciu, con accuse di manovre interne e indagini pilotate all’interno del Vaticano. Ne ha scritto Enrica Riera.

Con un decreto ad hoc, il vicedirettore del Dis Giuseppe Del Deo è stato pensionato a soli 51 anni. Sull’agente, amico del ministro Crosetto, pesano i casi che hanno coinvolto Giambruno e il capo di gabinetto di Meloni, Gaetano Caputi.

La società che ha organizzato un evento a Como pubblicizzava un tariffario per incontrare il sottosegretario Alessio Butti. Intanto sua moglie segnalava aziende potenzialmente interessate a sponsorizzare. Una storia che ha scatenato anche la furia di Meloni.

Per la premier la rottamazione quater sarebbe servita ai cittadini «in difficoltà». Eppure Antonio Angelucci, ras della sanità ed editore, ha risparmiato 4,2 milioni. Il leghista, che alla Camera è assente il 99,9 per cento delle volte, per la sanatoria ha fatto un’eccezione e si è presentato in aula. I suoi conflitti d’interesse nelle inchieste di Giovanni Tizian e Stefano Vergine.

Maggio

Una villa da sogno a Varese è al centro di un’operazione poco trasparente legata al governo ungherese di Viktor Orbán: dietro l’acquisto milionario ci sarebbe un legame diretto con l’esecutivo magiaro. L’inchiesta di Stefano Vergine.

Si rafforzano i sospetti di spionaggio attorno al caso Paragon: anche le mail inviate da papa Francesco a don Mattia Ferrari, al tempo molto vicino al pontefice, sarebbero state violate. Chi sono i mandanti?

L’indagine su Banca Progetto scuote la finanza e il mondo bancario. Domani ha svelato finanziamenti a società legate al management dell’istituto, tra cui una in stretti rapporti con l’assessore di Roma Alessandro Onorato.

Giugno

L’inchiesta in quattro puntate sul presidente della Calabria Roberto Occhiuto, tra fedelissimi inquisiti, flussi di denaro sospetti e fondi europei distratti. Occhiuto si è poi presentato in tv raccontando la sua versione, tra molte omissioni: il nostro fact-checking.

Un emendamento della Lega, condiviso dal sottosegretario Claudio Durigon, avrebbe favorito le agenzie interinali. Tra queste c’è il gruppo Magistra, dove la moglie del leghista ha ruoli operativi e gestionali. E che ha dato 50mila euro al partito. L’inchiesta di Stefano Vergine.

Luglio

Il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha fatto finanziare il suo libro con i soldi del ministero: in tutto 21mila euro. La replica imbarazzata del dicastero: «Tutto a sua insaputa e a lui nemmeno un euro». Ne ha scritto Stefano Iannaccone.

43 milioni di fondi per le vittime di mafia sono stati dirottati sulle Olimpiadi di Milano-Cortina: serviranno a finanziare i servizi d’ordine pubblico durante i Giochi. Meloni celebra il giudice Paolo Borsellino, ma depotenzia la lotta alle mafie.

Iaf Europe, Israel defense and security forum e Ngo monitor sono tra i gruppi israeliani più attivi nelle istituzioni europee. Si battono a difesa dei coloni e contro gli aiuti inviati in Palestina. E vantano agganci anche con politici italiani: gli incontri con il meloniano Lucio Malan.

Agosto

Dopo l’acquisto delle attività italiane di Carrefour, le spa dell’imprenditore Angelo Mastrolia valgono 7 miliardi di ricavi. Dai giochi di Borsa con la giapponese Mitsubishi ai finanziamenti del gruppo francese, com’è stata finanziata la crescita dell’uomo che controlla decine di marchi della grande distribuzione.

Settembre

Domani ha rivelato chi si nascondeva dietro al sito sessista Phica. Si chiama Vittorio Vitiello, nato a Pompei e residente a Firenze, proprietario della società Lupotto Srls, nata con l’obiettivo ufficiale di condurre campagne pubblicitarie sui social network attraverso influencer.

L’uomo nell’ombra, chi è l’italiano dietro al sito sessista Phica

Domani ha svelato che Antenna group dell’armatore greco Theodore Kyriakou stava trattando per l’acquisto di quote del gruppo editoriale Gedi, che pubblica tra gli altri Repubblica e Stampa. Tra i soci del magnate c’è una controllata del fondo Pif, braccio del principe saudita Mohammed bin Salman, sospettato dell’omicidio di Jamal Khashoggi.

Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca è stato un semaforo verde per un riavvicinamento della Lega alla Russia. Gianluca Savoini, l’uomo della trattativa al Metropol, è tornato con un suo talk su ByoBlu e la Farnesina ha scelto come ambasciatore a Mosca il veronese Stefano Beltrame, già consigliere diplomatico di Salvini.

Domani ha svelato alcune chat tra il conduttore Pino Insegno e il capo ultras Fabrizio Piscitelli, ucciso nel 2019: nelle conversazioni anche battute e inviti a teatro. Fu Insegno che fornì a Diabolik il numero dell’attrice Michela Andreozzi, poi oggetto di una shitstorm.

Nel libro “Invincibili – La mafia albanese da Roma alla conquista del mondo”, Nello Trocchia racconta la storia dei cartelli criminali di Tirana e svela carte inedite su un misterioso incontro sull’isola di Aruba, nelle Antille olandesi, tra i boss albanesi ed esponenti del governo di Edi Rama.

In Italia non esiste una legge che vieti le “terapie riparative”. In “Riparati”, la nostra docu-inchiesta a cura di Alessia Arcolaci, abbiamo raccolto le testimonianze di chi ha subito pressioni e abusi psicologici per “guarire” dall’omosessualità.

Ottobre

Ad aprile la European brokers ha ricevuto due ricchi bonifici da Condotte d’acqua, azienda acquisita e rilanciata dall’imprenditore Valter Mainetti. La fideiussione sarebbe avvenuta su «pretesa» dell’amministrazione straordinaria di Condotte, nominata dal ministro Urso. Dov’è il problema? Fino a luglio alla European brokers lavorava Pietro Urso, figlio del ministro.

Il cooperante italiano Alberto Trentini è stato arrestato a Caracas e trattenuto come pedina di scambio. La ragione è nel rapporto tra l’Italia e Rafael Ramirez, uno dei principali oppositori di Nicolas Maduro. L’inchiesta di Stefano Vergine.

"Il mare dentro” è la docu-inchiesta di Nello Trocchia sul carcere minorile. Racconta le dipendenze ignorate e le vite dei giovani detenuti, ma anche gli abusi quotidiani e le storie di agenti impreparati al loro lavoro. Resistono i volontari, che offrono un’alternativa a chi sogna di diventare un «bravo ragazzo».

Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha nominato Antonio Fullone a capo della direzione per la formazione degli agenti penitenziari: è lo stesso funzionario che nel 2020 ordinò la perquisizione da cui nacque il pestaggio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Oggi Fullone è imputato nel processo.

Il 3 ottobre Giusi Bartolozzi, capa di gabinetto del ministro della Giustizia Nordio, è andata a un convegno a Capri con una motovedetta della Guardia di finanza. Non c’era il Guardasigilli, che aveva dato forfait. Perché ha usato quel mezzo e non un normale aliscafo? In realtà solo il ministro ne avrebbe avuto diritto.

Novembre

L’ufficio di presidenza del Cnel, guidato dall’ex ministro Renato Brunetta, ha votato per modificare il limite alle retribuzioni: per i vertici erano previsti 1,5 milioni in più e 200mila euro per le consulenze e lo staff. Ma dopo l’inchiesta di Domani è arrivato il passo indietro.

Crosetto ha avuto per anni come soci i fratelli Mangione, che in informative e carte giudiziarie sono stati accostati a nomi della criminalità romana: Gaetano, in particolare, ha patteggiato un anno e sei mesi per peculato. Ad aprile il ministro gli ha venduto le sue quote in quattro aziende di cui erano soci, passando all’incasso per 250mila euro.

Dicembre

Il deputato Antonio Angelucci, re delle cliniche private, è gravato da oltre venti cause per valori milionari: la holding di famiglia è stata condannata anche in Cassazione dopo i ricorsi contro regione Lazio e Asl per alcune cause perse. Per sua fortuna, alla Camera è pronta una legge che favorisce lo status quo per l’accreditamento al sistema sanitario.

Matteo Salvini ha comprato una villa di 28 vani a Roma nord, pagandola 1,35 milioni. Peccato che in quella zona i prezzi siano quasi il doppio. Com’è riuscito a fare un simile affare? La casa era di Giovanni Acampora, che fu condannato con Previti, il cui studio ha rappresentato i figli al rogito: un documento firmato dal notaio del ponte sullo Stretto di Messina.

Martin Avaro, ex membro di Forza nuova coinvolto in spedizioni violente, ha lavorato per eventi di Fratelli d’Italia – tra cui la festa di Atreju – e per palazzo Chigi, da cui ha ricevuto un appalto da 137mila euro. In più ha fatto affari con la regione Lazio, guidata da Francesco Rocca: per un evento di promozione della cucina italiana a patrimonio Unesco ha incassato 30mila euro.

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